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Usiamo troppi antibiotici e per questo perdono efficacia. L’allarme degli urologi

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L’Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Grecia, per l’uso di antibiotici. Per questo funzionano meno

Usare gli antibiotici quando non serve è una “scorciatoia” pericolosa perché aumentano così facendo i batteri resistenti. Infatti alcuni batteri esposti agli antibiotici possono sviluppare una forma di resistenza che gli permette di sopravvivere. Questa “resistenza” può trasmettersi da batterio a batterio facendo così diminuire l’efficacia degli antibiotici. L’Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Grecia, per l’uso di antibiotici.

Questi batteri resistono agli antibiotici attualmente utilizzati: sono il più grande pericolo per la salute

Un fenomeno che si verifica anche in campo urologico. Come spiega la Società italiana di urologia (Siu, in circa il 40% delle cistiti, cosi come per altre infezioni del tratto urogenitale, c’è un uso inappropriato di antibiotici.

“Ormai da tempo – spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu – questa problematica è una priorità di sanità pubblica, non soltanto per le importanti implicazioni cliniche, ma anche per la ricaduta economica delle infezioni da batteri antibiotico-resistenti, dovuta al costo aggiuntivo richiesto per l’impiego di farmaci e procedure più costose, per l’allungamento delle degenze in ospedale e per eventuali invalidità”. Si stima che abbassando i consumi al livello dei paesi del Nord Europa si potrebbero risparmiare ogni anno 316 milioni di euro. Secondo l’ultimo rapporto curato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), l’antibiotico-resistenza causa in Europa almeno 25 mila decessi l’anno. E se non si cambierà rotta, l’Oms ha stimato che nel 2050 moriranno oltre 10 milioni di persone per infezioni batteriche.

Bisogna quindi combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Per questo, conclude Mirone, “è importante evitare il fai da te e che il medico selezioni l’antibiotico in concentrazioni, dosi e tempi adeguati”.

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