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«Scusi, signora App, posso andare in bagno?»

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Nelle scuole degli Stati Uniti arriva un’applicazione per monitorare quante volte gli studenti chiedono di andare a fare pipì e quanto ci mettono per tornare in classe

Lo abbiamo visto in molti film: nelle scuole statunitensi quando uno studente chiede di poter andare in bagno, gli viene consegnato un pass, un foglietto con cui l’insegnante gli certifica che ha il permesso di lasciare l’aula.

Eppure, le cose stanno cambiando: sono ormai centinaia le scuole degli Stati Uniti dove il pass è stato mandato in pensione per fare spazio a un’applicazione che, secondo il Washington Post, ha fatto arrabbiare molti genitori.

Quello che succede è che, quando uno studente deve andare in bagno, invia una richiesta di uscita a questa app che si chiama e-Hallpass. L’app, essendo capace di tenere sotto controllo i movimenti dello studente in modo da sapere se le sue richieste sono troppo frequenti (nel qual caso si esprime con delle «bandiere rosse»), permette all’insegnante di decidere se approvare o non approvare la richiesta.

Se allo studente viene concessa l’autorizzazione, può andare, ma l’app continuerà a tenerlo sotto controllo fino al suo rientro, momento in cui l’insegnante accederà all’app per segnarlo. Nel frattempo, se lo studente impiega troppo tempo, l’app chiamerà automaticamente un amministratore scolastico per verificare cosa sta facendo.

La società dietro e-Hallpass, Eduspire Solutions, sostiene che si tratta di un semplice aggiornamento digitale del tradizionale pass, che porta a un minor numero di interruzioni nelle aule scolastiche e impedisce allo studente di fare cose che non dovrebbe fare quando esce dall’aula – comprese riunioni di gruppo che possono portare ad atti di violenza.

Nonostante queste rassicurazioni, molti genitori si sono trovati in grande disaccordo con questa scelta, dicendo che si tratta di una sorta di «Grande Fratello» del bagno.

 

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app, bagno, scuola, usa

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