Allarme Ebola a Milano, ma è una simulazione

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Oggi un finto paziente sarà portato da un’ambulanza in ospedale per un ricovero in isolamento

La scena è di quelle che non vorremmo mai vedere: operatori dentro gli scafandri e barelle speciali ad alto isolamento in attesa a bordo pista all’aeroporto di Malpensa. Poi la corsa in ambulanza, il ricovero in una delle stanze super blindate nell’area ‘off limits’ dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale per Ebola insieme allo Spallanzani di Roma. A seguire la partenza della provetta per il test verso il Bsl4, il laboratorio dove si gestiscono i campioni con un’alta protezione, livello 4 di bio-contenimento. 

Queste le tappe dell’emergenza. Per fortuna non c’è nessun malato da ricoverare: si tratta di una esercitazione organizzata domani, 12 novembre, con la collaborazione dell’Aeronautica militare, fra Malpensa e Milano. Verrà simulato l’arrivo di un paziente colpito dal virus Ebola.

Le autorità testeranno sul campo tutta la macchina messa in piedi per gestire casi del genere. 

I medici del Sacco si preparano così ad affrontare eventuali emergenze reali. Un gruppo di osservatori dell’ospedale milanese, dell’Aeronautica e della Regione Lombardia seguirà tutta la simulazione, che comincerà con l’atterraggio di un Boeing 767 (che decollerà da Pratica di Mare), con a bordo il finto malato di Ebola. Domani gli esperti faranno il punto sull’esito dell’esercitazione.

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Aeronautica militare, ebola, Esercitazione, milano

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