Scoperto un virus di 50.000 anni

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È innocuo per l’uomo ma il più antico di sempre

Una scoperta incredibile fatta sul fondale di un lago della Jacuzia, nella parte orientale della Siberia.

Un virus innocuo per l’uomo ma nocivo per le amebe, è stato ritrovato in uno strato di permafrost, situato a 16 metri di profondità.

Intanto spieghiamo o ricordiamo cos’è il permafrost!

Il permafrost è il terreno gelato, formato da ghiaccio, suolo, roccia, sedimenti, presente in zone polari e montane, che si sta degradando a causa del riscaldamento globale. La maggior parte si trova nell’emisfero nord della Terra, dove copre 23 milioni di km2, in vaste zone della Siberia, del Canada, dell’Alaska e della Groenlandia.

Ci possono essere diversi livelli di permafrost: lo strato attivo superficiale che fonde in estate e sul quale cresce la vegetazione, il permafrost sempre gelato e lo yedoma, un tipo di permafrost formatosi tra 1,8 milioni e 10.000 anni fa, che è ricco di materiale organico.

Ma torniamo alla scoperta.

Si tratta di un virus gigante del genere Pandoravirus, entità giganti con un genoma incredibilmente esteso e in minima parte conosciuto, mille volte più grandi di un virus dell’influenza (sfiorano il millesimo di millimetro).

Quasi 50.000 anni è, per i virus, un record assoluto.

Il più giovane tra i virus resuscitati nello studio aveva comunque la veneranda età di 27.000 anni. In teoria sarebbe possibile far tornare attivi anche virus assai più antichi (il permafrost più profondo arriva al milione di anni) ma la datazione al radiocarbonio normalmente usata per dare un’età al suolo ghiacciato non arriva più in là di 50.000 anni.

Per intenderci…Il virus è rimasto intrappolato nel permafrost da quando la Terra era ancora calpestata dai Neanderthal, un ominide strettamente affine all’Homo sapiens che visse nel periodo paleolitico medio, compreso tra i 200.000 e i 40.00 anni fa!

Se anche solo per un istante avete pensato che a causa dello scongelamento del permafrost, il virus potesse scatenare una nuova epidemia mondiale, state tranquilli. La crisi climatica è già abbastanza spaventosa di per sé, senza immaginare altre apocalittiche conseguenze oltre allo stravolgimento degli ecosistemi.

D.T.

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