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Ora Legale in Italia: tra risparmio energetico e benessere psicofisico

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Il 31 marzo entra l’ora legale. Quando nasce, qual è il reale risparmio e che effetti ha sulla nostra salute?

Con l’avvicinarsi dell’ultimo weekend di marzo, l’Italia si prepara al consueto appuntamento con l’ora legale, una pratica che modifica il nostro quotidiano spostando gli orologi di un’ora in avanti. Questo cambiamento, che perdura fino all’ultima domenica di ottobre, ha radici profonde nella storia del Paese e obiettivi che intrecciano economia e salute pubblica. Ma quali sono i reali benefici dell’ora legale, e come possiamo mitigare i suoi effetti collaterali?

Quando Inizia l’Ora Legale

L’ora legale in Italia ha luogo l’ultima domenica di marzo, esattamente alle 2:00 di notte, momento in cui gli orologi vengono spostati un’ora avanti, trasformandola magicamente in un’ora più tarda, le 3:00. Questo artificio temporale si conclude con il ritorno all’ora solare l’ultima domenica di ottobre, quando l’operazione viene invertita.

Le Origini dell’Ora Legale

La nascita dell’ora legale si può tracciare fino al 1916, anno in cui fu adottata per la prima volta in Italia, seguendo l’esempio di altri paesi europei. L’intento era quello di risparmiare energia elettrica, sfruttando meglio la luce solare durante le ore serali dei mesi più caldi. Inizialmente introdotta per supportare lo sforzo bellico riducendo il consumo di carbone, questa pratica si è mantenuta nel tempo grazie ai suoi presunti benefici economici e ambientali.

Risparmio Energetico: Mito o Realtà?

L’efficacia dell’ora legale nel ridurre il consumo energetico è oggetto di dibattito. Secondo studi recenti, il risparmio energetico attribuibile all’ora legale è relativamente modesto. L’ENEA ha calcolato che il risparmio sul fabbisogno di illuminazione artificiale è pari a circa l’1% del consumo totale di energia elettrica del Paese. Sebbene non sia un risparmio trascurabile, ci si interroga se i benefici economici siano sufficienti a giustificare il disturbo causato ai cittadini.

Impatti sull’Organismo e Strategie di Adattamento

L’impatto dell’ora legale sulla salute è variabile, influenzando in particolare il ritmo circadiano, che regola il sonno e altre funzioni vitali. Molti individui sperimentano disturbi del sonno, stanchezza diurna e una diminuita capacità di concentrazione nei giorni successivi al cambio d’orario. Tuttavia, questi effetti tendono a essere temporanei e possono essere mitigati con alcune strategie:

  • Adattamento progressivo: spostare gradualmente l’orario di andare a letto e di sveglia alcuni giorni prima può facilitare la transizione.
  • Esposizione alla luce naturale: favorire l’esposizione alla luce solare durante il giorno aiuta a regolare l’orologio biologico interno.
  • Limitare l’uso di dispositivi elettronici: la luce blu emessa da smartphone e computer può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.

L’ora legale rimane una pratica annuale in Italia, testimone di un equilibrio tra la ricerca di efficienza energetica e la cura del benessere individuale. Se da un lato il risparmio energetico può apparire limitato, è innegabile che l’adozione di semplici abitudini possa attenuare i suoi effetti sulla salute, trasformando questo momento in un’opportunità per riscoprire i ritmi naturali del corpo in armonia con l’ambiente che ci circonda.

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