Bugie o scherzi della memoria?

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 Uno studio dell’università di Trieste definisce ‘Confabulazioni Abitudine’ delle disfunzioni cognitive che creano ‘falsi ricordi’.

Sono davvero dei ricordi o soltanto abitudini? Uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste e pubblicato su Cortex, ha evidenziato che in alcuni pazienti si verificano quelle che sono state chiamate “Confabulazioni Abitudine”. Cosa sono? In pratica, ricordi plausibili di eventi personali ripetuti che appartengono alle routine e alle abitudini del paziente vengono erroneamente ma in assoluta buona fede evocati come ricordi personali unici e specifici.

 

Tali Confabulazioni Abitudine sono il risultato della disfunzione del meccanismo cognitivo che permette agli individui di discriminare eventi ripetuti da eventi unici. Il professor Gianfranco Dalla Barba dell’università di Trieste ha effettuato lo studio con la sua équipe all’Istituto del Cervello e del Midollo di Parigi e in collaborazione con i ricercatori del Centro Medico di Foniatria di Padova. “Ciò che succede – spiega – è che in questi pazienti i veri ricordi, tipo ‘esser stati in ospedale il giorno prima’, sono rimpiazzati da abitudini, ‘esser stati al lavoro’”.

La capacità di organizzare e segregare episodi, conoscenze ed informazioni – continua Dalla Barba – è un meccanismo biologico fondamentale la cui disfunzione è responsabile della drammatica condizione patologica osservata nei confabulatori”.

AS

 

 

 

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