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Tendenza ‘holiday working’ in affitti brevi case al mare o montagna

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Roma, 5 ago. (Labitalia) – A un mese dal lancio della prima Ota italiana degli affitti brevi, con oltre 300mila notti prenotabili in un anno, Italianway registra un nuovo modo di viaggiare e concepire le vacanze in questa strana estate all’insegna della Fase 3. Se è vero che 6 aziende su 10 dichiarano che continueranno ad utilizzare lo smart working anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria e sono tante, tra studi professionali e imprese di servizi, le realtà che non chiuderanno nemmeno a Ferragosto con i dipendenti impegnati a lavorare da remoto, la tendenza è confermata dal portale italianway.house (www.italianway.house). Si registra, infatti, un boom di richieste (molte delle quali già trasformate in prenotazioni) da parte di famiglie e gruppi di amici in cerca di case, sia al mare che in montagna, che consentano di lavorare in serenità mentre gli altri componenti della famiglia o del gruppo si godono il relax, per poi ritrovarsi la sera e organizzare attività ricreative nel weekend.

Sulle 70mila notti vendute da inizio anno, il 20% è all’insegna dell’holiday working e il budget medio messo in campo è di 120-150 euro a notte, tariffa che scende man mano che il soggiorno si allunga; i criteri di selezione della casa tengono conto certamente dei costi ma frequentemente il fattore determinante, più della scelta della destinazione, è la tipologia della casa disponibile. Sono, infatti, grandi, spaziose, con aree esterne private (giardini recintati per far giocare i figli in sicurezza magari mentre i genitori lavorano, dehors o terrazze), almeno tre ambienti separati (no divani letto), barbecue e piscina ad uso esclusivo. Requisito fondamentale è senz’altro il wi-fi illimitato e perfettamente funzionante, poi sicurezza, privacy, spazi ampi e confortevoli, indipendenza e qualità dei servizi. Quindi ambienti divisi, comodi e luminosi con richieste esplicite di postazioni per lavorare (tavoli in salotto, verande attrezzate, tavoli da giardino).

I viaggiatori che stanno prenotando sul portale italianway.house in questa fase si muovono perlopiù in auto (tra le destinazioni più prenotate Termoli, Bormio, Rapallo, tutte le Marche e la Puglia) e cercano quindi case con parcheggio; lo stesso vale per gli stranieri di prossimità – francesi, tedeschi e svizzeri – che fanno dei mini tour e prenotano con Italianway soggiorni diffusi basati su itinerari come ad esempio Langhe, Cinque terre, Lago di Como in 3 settimane, oppure Rapallo, Alassio, Finale ligure in 6 giorni, o ancora Lago di Garda, Conero con Sirolo nelle Marche, borgo antico di Termoli in Molise, itinerario molto richiesto dai tedeschi.

“Famiglie e gruppi di amici – spiega Marco Celani, ad di Italianway – hanno cambiato modo di viaggiare, destinazioni e tipologia delle case ricercate per far fronte alle esigenze lavorative e ormai le prenotazioni sotto data sono la norma. Stesso trend per le comitive più giovani che ricercano prevalentemente case con ampi spazi esterni con barbecue, richiestissimo, e piscina. L’incertezza sui trasporti che disincentiva viaggi lunghi ha come rovescio della medaglia la riscoperta di zone che tradizionalmente non erano mete turistiche ma lo stanno diventando”.

Al network delle 100 aziende italiane, già attive nel campo dello short term con 1.400 immobili a disposizione di cui circa 1.000, tra appartamenti, ville e residenze d’epoca in tutta Italia, già prenotabili direttamente dallo stesso portale Italianway, su oltre 130 destinazioni tra borghi suggestivi e sconosciuti ai più e località già note al turismo nazionale e non solo, stanno per aggiungersi altre 100 realtà di operatori professionali. Per supportarli al meglio, Italianway ha appena inaugurato la nuova sezione dedicata ai soggiorni a lungo termine (fino ai 18 mesi) info.italianway.house/soggiorni-lungo-termine/ che va ad arricchire un’infrastruttura digitale che solo a livello di tecnologia è costata 4 milioni di euro.

“È molto apprezzato dai partner – continua Celani – soprattutto il nostro approccio multicanale che assicura la massima esposizione possibile, ma anche la possibilità di beneficiare dell’Ufficio di prenotazioni centralizzato e del contatto diretto costruito negli anni tra l’Ufficio Revenue di Italianway e le Ota d’Oltralpe. E piace l’unicità del software integrato, che abbiamo sviluppato internamente, in grado di gestire l’intero processo del vacation rental e far risparmiare così agli operatori meno strutturati risorse che non potrebbero in ogni caso destinare all’innovazione. Il property manager che entra nel network, infatti, paga i servizi solo a fronte di una effettiva prenotazione invece di pagare un consulente fisso a prescindere”. Il portale è l’unico ad offrire ai viaggiatori la possibilità di selezionare – attraverso un filtro di ricerca apposito – e prenotare le case sottoposte al Protocollo di garanzia e disinfezione.

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