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Sardegna, 12.000 mq di area rigenerata a Cuglieri dopo gli incendi del 2021

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Roma, 1 dic. (Adnkronos) – Un’area di 12.000 mq a Cuglieri, in provincia di Oristano, protagonista di un importante intervento di rigenerazione ambientale, con l’obiettivo di ripristinare il patrimonio naturalistico locale andato distrutto a causa del grave incendio che più di un anno fa ha devastato il territorio in quest’area. Un intervento che rientra nell’iniziativa ‘Le città che respirano’ con la quale Nespresso si impegna, insieme a Legambiente e AzzeroCO2, a sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano e a intervenire in aree bisognose da un punto di vista di tutela, ripristino ambientale e sostegno del patrimonio naturalistico italiano.

Un progetto che rientra nel più ampio programma ‘Nespresso per l’Italia’ e che dal 2020 ha permesso di riqualificare oltre 45.000 mq tra Lombardia, Puglia, nel Parco dell’Alta Murgia, Lazio presso Villa Ada, e oggi in Sardegna.

L’area devastata dall’incendio del 23, 24 e 25 luglio 2021 è situata presso il castello del Montiferru, conosciuto come Casteddu Etzu, nel territorio di Cuglieri, paese alle pendici dei rilievi del Montiferru. Sono andati distrutti circa 12.000 ettari tra bosco e oliveti, che vantavano una tradizione plurisecolare, oltre ad esemplari millenari di oleastri, lecci, corbezzoli e impianti datati che risalivano a oltre 500 anni. L’intervento di tutela ambientale realizzato con il progetto di Nespresso è stato quindi volto al recupero dell’area pubblica e alla pulizia del percorso di accesso al manufatto medievale. Alle pendici del maniero e nella parte di accesso allo stesso, si è provveduto alla ripulitura delle zone bruciate e al recupero delle piante sopravvissute alle fiamme, in particolare alcune ceppaie di leccio. Si è poi proceduto contestualmente alla messa a dimora di oltre 400 piante per ri-naturalizzare l’area.

“L’intervento che ha coinvolto Cuglieri dimostra che anche i territori dei paesi più piccoli, colpiti da immani catastrofi ambientali come è capitato a noi lo scorso anno, riescono a conquistare la solidarietà di associazioni e aziende, come Nespresso, sensibili alla rigenerazione di boschi, oliveti, pascoli e siti dal forte legame affettivo con i residenti”, ha detto il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche. “L’intervento di ripristino ambientale che abbiamo portato avanti a Cuglieri ci rende molto orgogliosi e rappresenta per noi la concretizzazione del nostro impegno per tutelare territorio e ambiente e del nostro approccio alla cura, che portiamo avanti attraverso il programma ‘Nespresso per l’Italia’. Il progetto di rinaturalizzazione che abbiamo presentato oggi è solo l’ultimo di una serie di azioni che abbiamo intrapreso lungo tutto lo Stivale attraverso ‘Le città che respirano’ e con cui vogliamo continuare a portare più verde in Italia, allo stesso tempo difendendo le aree colpite, come quella di Cuglieri, e restituendole alla collettività”, ha dichiarato Silvia Totaro, Sustainability Manager di Nespresso Italiana.

I benefici dell’intervento sul territorio saranno molteplici a partire proprio dalla rinaturalizzazione della zona e dalla restituzione alla cittadinanza di un luogo che è parte integrante di questa comunità. Un segnale di ripartenza che si unisce a quello che oggi è considerato a tutti gli effetti un simbolo di rinascita di questa zona ferita: l’oleastro millenario di ‘Sa Tanca Manna’ a Cuglieri, divorato dalle fiamme e dato quasi per perduto per sempre. Solo la dedizione e la tenacia di alcuni volontari dell’Associazione Montiferru, nata a settembre 2021 con l’obiettivo di promuovere azioni e interventi per la rigenerazione del territorio colpito dai roghi, che per mesi lo hanno accudito montando dei teli per proteggerlo dai raggi solari, innaffiandolo e ripulendolo dalle sterpaglie, ha permesso al Patriarca di rigenerarsi e di ripartire la scorsa primavera con dei nuovi germogli. “La storia di riscatto di questa terra – ha ricordato il presidente dell’Associazione Montiferru, Pier Paolo Arca – è racchiusa proprio nella lotta per la vita del grande oleastro: una sofferenza che non cede alla rassegnazione grazie all’impegno di tanti cittadini che hanno a cuore il futuro di questi luoghi e delle comunità che lo popolano”.

Il progetto ‘Le città che respirano’, lanciato nel 2020 da Nespresso, rientra nell’iniziativa ‘Mosaico Verde’, la grande campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente per coinvolgere aziende ed enti pubblici con l’obiettivo di restituire valore al territorio e contrastare i cambiamenti climatici.

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