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**Qatar 2022: Klaus Davi, ‘per la prima volta nella storia giocatori schierati su diritti’**

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Roma, 24 nov. (Adnkronos) – Il lato positivo di aver fatto i Mondiali di Calcio in un posto che nega i diritti come il Qatar “è che il mondo del calcio, magari a volte in modo un po’ goffo, è finalmente uscito fuori in modo così netto e chiaro sui diritti civili, e non era mai successo”. A dirlo all’Adnkronos è il massmediologo Klaus Davi, commentando i Mondiali in Qatar e le polemiche sui diritti civili che tengono banco da giorni sui media.

“Questo palese errore, il fatto di farli lì, che il mondo del calcio pagherà e impatterà sicuramente nel sistema calcio, di contro ha costretto le nazionali a schierarsi in modo netto su un tema importante -spiega Davi- E in questo, l’Iran è stato il faro”. Dal punto di vista sociologico, spiega l’esperto in comunicazione, “sta avvenendo una cosa incredibile. Da un lato il messaggio più volgare, il business sopra tutto e tutti, dall’altro i giocatori resisi conto dei pericoli di tutto il sistema sono venuti fuori su un tema così fondamentale”.

“Non so dire come andrà a finire, e se questo andrà incontro ad una crisi gravissima. Di fronte a questa poca chiarezza chissà cosa emergerà, molte cose saranno sicuramente insabbiate ma l’impatto ci sarà senz’altro -argomenta il massmediologo- Le squadre l’hanno capito e stanno tentando di prendere le distanze. In fondo i testimonial sono loro, non il presidente della Fifa”, conclude.

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