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Cara Merkel, auguri! Ma la Germania rischia la solitudine dei numeri primi

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Lettera ad Angela Merkel sul futuro della Germania in Europa: rischiate la solitudine dei numeri primi

Cara Merkel, l’Europa ha bisogno di una Germania forte, ma anche la Germania ha bisogno di un’Europa stabile. Questo è il primo concetto che ci viene da esprimere oggi a qualche ora dalla chiusura dei seggi che La vedono vincitrice di queste elezioni. La vittoria schiacciante del Suo partito politico è il segnale che i suoi connazionali hanno gradito il suo modo di governare, il Suo equilibrio, la Sua parsimonia nell’amministrazione del Suo paese.

Ma la Germania oggi in Europa è sola. E’ la sola, tra i grandi paesi dell’Unione a godere di buona salute (seppure debba fare attenzione a qualche leggero malanno, per usare una metafora, che messo a confronto con i mali endemici dell’Italia o passeggeri della Francia è davvero poca cosa). La Germania rischia di apparire troppo sola, e non è un bene. A lungo andare non sarà un bene per le sue esportazioni nel mercato europeo. 

Cara Merkel, approfitti dei prossimi quattro anni per dare un’immagine più umana a quest’Europa, che spesso nasconde la sua anima dietro numeri e cifre impersonali, che per le nazioni, come per i popoli, rappresentano un cappio per un suicidio assicurato. Guardi all’Europa che non cresce, che non decolla come ad un’occasione per dare all’Europa una forma nuova e stabile nel tempo. Correggendone i difetti, si capisce.

Cara Merkel, vincere la guerra dello spread è poca cosa rispetto al rischio futuro di impoverire le proprie esportazioni e quindi la propria crescita se il resto dell’Europa non cresce o fa fatica, a causa di una politica troppo rigorosa e miope.

(michele guerriero)

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Angela Merkel, elezioni in Germania, germania, merkel

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