ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Milan-Monza, al 15' curva rossonera abbandona lo stadio-Show del baby Venturino a Bologna, vince il Genoa 3-1-Udinese, media: "Verso cessione a fondo americano per 150 milioni di euro"-Sinner e l'amore per i cani: "Non ne ho mai avuto uno, ma lo vorrei"-Liliana Resinovich, la difesa del marito Sebastiano Visintin: "Fondamentale l'autopsia"-Cannes, palma d'oro a Jafar Panah per 'A simple accident'. Tutti i premi-Napoli, telecronista inglese impazzisce per lo scudetto. E parla in napoletano - Video-Scivola in una grotta, morto uno speleologo nel Varesotto-Auto finisce contro un albero e si ribalta sull'Ardeatina: un morto e 4 feriti gravi-Formula 1, la griglia di partenza del Gp di Monaco-Djokovic nella storia: batte Hurkacz a Ginevra e vince il suo 100esimo titolo-Hamilton-Verstappen, scintille a Monaco: 'impeding' dell'inglese, poi si chiariscono-MotoGp, Alex Marquez vince la Sprint. Secondo il fratello Marc, lontano Bagnaia-Toto Cutugno, il figlio Niko a Verissimo: "La mia nascita ha creato disagio nella sua vita"-Giro d'Italia, Asgreen trionfa nella 14esima tappa. Del Toro rimane in rosa-Mattia Zenzola, il dramma del papà: "Sono piccolo per immaginare una vita senza di lui"-Diaco: "Ho attraversato depressione e psicofarmaci, poi sono guarito"-Sostenibilità, Boccia: "In Italia svantaggio di partenza ha favorito economia circolare"-Verissimo, Teresa Langella e il sogno di maternità: "Sento che mi manca qualcosa..."-Formula 1, pole Norris a Monaco. Insegue Leclerc, poi Piastri

Heysel, Cabrini: “La pagina più brutta del calcio”

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) –
"La tragedia dell'Heysel è stata la pagina più brutta della storia del calcio. Doveva essere una festa ed è finita in guerra". Lo dice all'Adnkronos Antonio Cabrini, ex terzino bianconero, nel giorno del 39esimo anniversario della morte di trentadue italiani, quattro belgi, due francesi e un nordirlandese, sugli spalti dello stadio di Bruxelles dove fu giocata la finale della Coppa Campioni tra Juventus-Liverpool. "Non sapevamo esattamente cosa fosse successo di preciso – racconta – quando la partita è iniziata si vociferava di una vittima, sebbene non cambi nulla tra 1 e 39. Non c'era il piacere di giocarsi una finale, ma poi abbiamo capito che, anche se forzata, la partita è stata meglio giocarla. Perché se i 40mila allo stadio fossero usciti e avessero visto i morti, sarebbe stata la caccia all'uomo e probabilmente i morti sarebbero stati molti di più". "Di quella notte ricordo la disperazione sul volto dei tifosi che avevano assistito alla tragedia, lo smarrimento di quelli che cercavano gli amici, i compagni, e non riuscivano a trovarli", continua Cabrini che oggi – riflettendo su un calcio cambiato – aggiunge: "Diversi i criteri con i quali si sceglie di sospendere o posticipare una partita, ma soprattutto oggi una finale di Campions League non si farebbe giocare in uno stadio fatiscente come era l'Heysel ma Madrid, a San Siro o a Monaco". (di Silvia Mancinellia) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net