Mete Onlus: “Inaccettabile l’uso del termine ‘turismo sessuale'”

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Palermo, 4 mag. (Adnkronos) – Domani ricorre la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, “un importante momento di riflessione per tutte le realtà, istituzionali e non, impegnate nell’attuazione di società pacifiche, che rispettano i diritti umani”. Mete Onlus, dal suo inizio, si è impegnata “nel contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, in qualunque parte del mondo accada”. Due le iniziative precedenti sono state presentate al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite di Ginevra: “Amiamo i Bambini. Amiamoli Tutti” e “Stop Sexual Tourism”.

Il Noble Team al Femminile che fa capo a Mete Onlus, ha deciso di intervenire nel merito delle parole utilizzate, avendo l’obiettivo di essere “performante” e rispondere ai 17 Global Goals for Sustainable Development posti dalla Agenda 2030 delle Nazioni Unite, attraverso la Campagna di Responsabilità Sociale “Stop Child Abuse”. L’Avvocato Francesca Ghidini (Componente Team) spiega: “Cambiare le parole può aiutare a cambiare la società e a modificare la percezione della realtà, ingenerando consapevolezza. L’uso del termine (improprio) “turismo sessuale” per descrivere un abuso sessuale perpetrato a danno di un minore è inaccettabile poiché accosta due parole avulse dal fenomeno sotteso e dalla connotazione intrinsecamente positiva come il turismo (viaggio, scoperta) e il sesso (inteso come atto consapevole, libero, gioioso). “Peraltro, “turismo sessuale” non ha alcuna valenza giuridica poiché non descrive alcun reato né si conforma alla definizione Europea della fenomenologia (“sexual exploitation and sexual abuse”, cfr. Lanzarote Convention)”.

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