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Francia: Minc, ‘dipendenti dovrebbero detenere 10% del capitale delle loro aziende’

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Parigi, 16 gen. (Adnkronos) – “Oggi, obiettivamente la divisione dei benefici tra i redditi da capitale e i redditi da lavoro è troppo distorta a favore dei redditi da capitale. L’unico modo di ristabilire l’equilibrio è fare in modo che i lavoratori dipendenti beneficino anche loro dei redditi da capitale”. A sostenerlo, in un’intervista a ‘Liberation’, è l’economista francese Alain Minc che è anche un grande sostenitore del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

Minc, anche in vista del dibattito politico che si aprirà in Francia per le elezioni presidenziali del 2022, sostiene la necessità di una redistribuzione delle ricchezza a favore dei lavoratori dipendenti. Per l’economista francese “non bisogna accontentarsi dei sistemi classici di partecipazione” ma puntare sulla distribuzione di una parte del capitale a favore dei lavoratori. “Credo che bisognerebbe lasciare di tre anni di tempo a tutte le imprese quotate in Borsa per rendere possibile l’ingresso nel capitale dei lavoratori con il 10%”.

Per Minc l’aumento dello Smic (il salario minimo che in Francia è di 10,15 euro) non è la soluzione giusta per ridistribuire la ricchezza. “Sappiamo bene che se aumentate lo Smic distruggete posti di lavoro. E’ una regola assoluta. Invece si potrebbe aumentare la ‘prime d’activité’ (che integra il salario per i lavoratori con uno stipendio basso)”.

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