Coronavirus: gip Palermo, ‘boss apriranno caccia ad aziende al Nord in stato necessità’

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Palermo, 12 mag. (Adnkronos) – “E’ prevedibile che, nelle prossime settimane, certi “avamposti criminali” apriranno la caccia alle tante aziende in stato di necessità anche nel Nord dell’Italia, dal momento che non è previsto un ritorno alla normalità in tempi brevi”. E’ quanto prevede il gip del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini nella misura cautelare che ha portato in carcere 91 persone ritenute vicine al clan mafioso dell’Acquasanta e dell’Arenella di Palermo. Il giudice ricorda che “nei confronti di Angelo e Gaetano Fontana (entrambi arrestati ndr) sono emersi gravi indizi di colpevolezza per una serie di ipotesi di intestazione fittizia di beni, aggravati da Cosa nostra”. “Reati che sono stati commessi attraverso una vasta operazione di delocalizzazione delle attività di produzione e commercio del caffè, con un trasferimento delle aziende da Palermo a Milano, che ha coinvolto le complicità di alcuni imprenditori lombardi senza scrupoli”.

Parla di “esistenza di collaudati presidi in una realtà del Nord Italia spesso costruiti con dei “prestanome””, dice ancora il gip. E di “notevoli capitali accumulati con l’attività della organizzazione mafiosa e la spregiudicatezza di personaggi come Giovanni, Angelo e Gaetano Fontana dimostrano come il gruppo mafioso possa reiterare gravi condotte illecite idonee a produrre un grave inquinamento per l’economia di certi territori”.

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