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Attenzione al glifosato!

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Uno studio argentino scova l’antiparassitario anche nei tamponi, nel cotone sterile e negli assorbenti

 

Il glifosato è un noto erbicida, brevettato dalla compagnia Monsanto Roundup: sono molte le ricerche e le condanne che questo composto chimico ha ispirato negli anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questo antiparassitario è un probabile cancerogeno, dopo aver osservato le reazioni delle persone che sono entrate in contatto con il glifosato, al di fuori dei campi coltivati.

Un recente studio argentino ha trovato la presenza del glifosato nell’85% dei tamponi, delle garze, del cotone e di molti altri prodotti per la cura personale testati.  Era già noto che molti alimenti lo contenessero e che la gente lo ingerisse senza saperlo (ne sono state trovate tracce perfino nel latte materno), ma uno studio preliminare sul cotone usato per la cura personale ha chiarito quanto sia diventata pervasiva questa sostanza e come potrebbe essere nascosta negli oggetti e nelle cose che utilizziamo per la nostra igiene e per la nostra salute.

All’inizio di quest’anno, quando lo IARC (International Agency for Research on Cancer), gruppo che si occupa della ricerca sul cancro per l’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che il glifosato «probabilmente» provoca il cancro, ha spinto molti governi del mondo a imporre severe restrizioni sul suo utilizzo. Tuttavia, il pesticida è ampiamente utilizzato su colture come mais, soia e cotone e il prodotto chimico è noto per essere immagazzinato dalle colture in cui viene utilizzato, quindi può arrivare sotto diverse vesti alle persone.

Per questo, i ricercatori della University of La Plata, in Argentina, hanno voluto esaminare altre possibili fonti di contaminazione e si sono messi a studiare i prodotti per l’igiene fatti di cotone come le garze, le salviette, i tamponi e gli assorbenti.

 

I risultati preliminari dei test hanno mostrato che l’85 % dei campioni conteneva glifosato, e il 62 % ha avuto anche risultati positivi per l’AMPA (o acido amminometilfosfonico), un derivato del glifosato. Risultati molto gravi, se si pensa che queste garze vengono utilizzate per tamponare le ferite o per l’igiene personale.

EC

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