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Scoperto un farmaco che rende il sangue letale per le zanzare: una svolta nella lotta alla malaria

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Ecco come funziona e cosa ci aspetta

Una soluzione inaspettata: colpire le zanzare dall’interno

Colpire le zanzare non con insetticidi, ma con il sangue stesso delle persone che pungono.
È questa l’idea rivoluzionaria alla base di un nuovo farmaco sperimentale che potrebbe rappresentare una svolta epocale nella lotta contro la malaria e altre malattie trasmesse dalle zanzare.
Il principio è semplice quanto geniale: rendere il sangue umano letale per le zanzare, agendo così in modo selettivo, silenzioso e altamente efficace.

Come funziona il farmaco?

Il farmaco, ancora in fase sperimentale ma già testato con successo su modelli animali, non ha effetti nocivi sull’uomo, ma contiene una molecola tossica per l’apparato digerente delle zanzare.

Quando l’insetto punge una persona trattata con questo farmaco, ingerisce il principio attivo e muore nel giro di poche ore.

Secondo i ricercatori, il meccanismo d’azione è altamente selettivo e punta solo su alcune specie di zanzare, in particolare quelle del genere Anopheles, principali vettori della malaria.

La ricerca dietro la scoperta

Lo studio è stato condotto da un team di scienziati dell’Università di Harvard, in collaborazione con l’Istituto di Medicina Tropicale di Basilea.
Il farmaco si chiama provvisoriamente “VectoBlock” e si basa su una tecnologia chiamata “trasferimento endectocida”, già nota nel campo veterinario ma mai applicata su larga scala in medicina umana.

Le prime sperimentazioni hanno mostrato una riduzione del 95% nella sopravvivenza delle zanzare che si nutrivano su soggetti trattati.

Quali vantaggi rispetto ai metodi tradizionali?

L’uso di un farmaco di questo tipo porta con sé numerosi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali come le zanzariere trattate, i repellenti o gli insetticidi:

  • Colpisce solo le zanzare che pungono, senza danneggiare altri insetti o l’ecosistema.
  • Elimina la necessità di interventi ambientali, spesso complessi e costosi.
  • Riduce il rischio di resistenza agli insetticidi, un problema crescente in Africa e Asia.

Sarà sicuro per tutti?

Il farmaco è ancora in fase di studio clinico, ma i primi dati mostrano una buona tollerabilità e assenza di effetti collaterali gravi.
Potrebbe essere somministrato in forma di compressa, magari abbinata a campagne vaccinali o interventi sanitari nelle aree a rischio. Gli esperti sottolineano che sarà fondamentale valutarne la sicurezza a lungo termine, soprattutto su bambini, donne in gravidanza e soggetti immunodepressi.

Uno strumento in più per eliminare la malaria?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la malaria colpisce ancora oltre 240 milioni di persone all’anno, causando centinaia di migliaia di morti, soprattutto tra i bambini sotto i 5 anni in Africa sub-sahariana.
Un farmaco che rende il sangue “zanzaricida” potrebbe diventare una delle armi più efficaci nella prevenzione, da affiancare a vaccini, terapie e interventi ambientali.

In sintesi

  • Scoperto un farmaco sperimentale che rende il sangue tossico per le zanzare che causano la malaria.
  • Potrebbe rivoluzionare la prevenzione delle malattie infettive trasmesse da insetti.
  • La ricerca è promettente, ma serviranno ancora test clinici e autorizzazioni.
  • Se confermato, sarà una svolta globale nella salute pubblica.
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