ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina, è iniziata l'estate difficile di Kiev: guerra al bivio, lo scenario-Tottenham-Manchester City 0-2, Guardiola ipoteca la Premier League-Robert De Niro contro Trump: "Come Mussolini e Hitler"-Blinken rock star a Kiev, chitarra e concerto nel pub - Video-Meloni: "Io regina di coattonia? Vengo dal popolo e ne sono fiera"-Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 14 maggio-Europee 2024, Mentana lancia confronto tv con tutti i leader. Conte: "Accetto l'invito"-Superbonus, ok a 'stretta': emendamento passa con appoggio di Italia Viva, Forza Italia astenuta-Premierato, la bocciatura di Liliana Segre: "Aspetti allarmanti, non posso tacere"-Costruzioni, il futuro parte da Rebuild: domani secondo e ultimo giorno dell'evento-Imprese, Grant Thornton: "Cambio generazionale, solo il 15% arriva a terza generazione"-Fabbrica Europa, le proposte di Confindustria a candidati europee del Nordest-Lavoro, Riccò (Fondaz. Gi Group): "Tre leve per sostenere occupazione e fecondità"-E' morta la scrittrice Alice Munro, nel 2013 premio Nobel per la letteratura-Lavoro, Sauerwald (Valore D): "Supportare persone su genitorialità condivisa"-Terremoto Campi Flegrei, Ingv avverte: ci saranno scosse più forti-Eni distribuirà fornelli migliorati a 10 mln persone in Africa sub-sahariana entro 2027-Lavoro, Violini (Fondaz.Gi Group): "Affrontare occupazione femminile e natalità insieme"-Lavoro, D'Avenia: "E' luogo del mettere al mondo il mondo"-Lavoro, Riccò (Fondazione Gi group): "Tasso occupazione femminile più basso in Europa"

Scompenso cardiaco: una cura che riduce del 20% il rischio di morte

Condividi questo articolo:

Nel 2015 potrebbe arrivare anche in Italia una cura allo scompenso cardiaco, capace di ridurre del 20% il rischio di morte

 

Lo scompenso cardiaco, una malattia che in Italia colpisce 600mila malati, può essere curato. La molecola LCZ696, secondo i cardiologi europei riuniti in questi giorni a Barcellona, confrontata con la migliore terapia disponibile, si è mostrata in grado di ridurre del 20% il rischio di morte cardiovascolare e del 21% quello dei ricoveri in ospedale. I risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. ‘Si tratta di una vita salvata in più ogni 32 pazienti trattati. Un grande risultato’, commenta Michele Senni, direttore di Cardiologia I, scompenso e trapianti di cuore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo che ha coordinato lo studio nel nostro paese. Oltre 40 centri, duecento i pazienti arruolati.