ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Chi è Angela Nasti, l'ex tronista paparazzata con Stefano De Martino: gli indizi sul presunto flirt-Uccisa a Fregene, nuora aveva cercato sul web come cancellare le tracce sangue-Un tifoso telefona alla madre, poi le passa Sinner: "Un saluto dal Centrale" - Video-Disinformazione, la vera guerra di Mosca all'Europa: così avvelena i pozzi del web-Papa ai diplomatici: "Basta armi. Dignità per i migranti. Famiglia è unione di uomo e donna"-Mattarella: "Pace duratura con salari equi, protezione sociale e libertà sindacale"-Disinformazione, come smontare il cavallo di Troia del Cremlino-Santanchè: "Bilaterale con ministro Turismo emiratino, rapporti buoni"-Femminicidi, sondaggio choc tra studenti a Bassano: "Chi meritava di più di essere uccisa?"-Msd Italia, Nicoletta Luppi entra nella squadra di presidenza di Assolombarda-Fares (Investopia): "Abu Dhabi nostro principale importatore nel Golfo"-Touq Al Marri (min. Emirati): "Italia partner strategico fondamentale nel nostro percorso crescita"-UniCamillus, orientamento per studenti superiori con open day di Medicina e Odontoiatria-Ambra Angiolini, la figlia Jolanda prende 4 a scuola: "Le ho comprato una torta per festeggiare"-Fontana: "Con Emirati amicizia e scambi sempre più solidi e costanti"-Insufficienza cardiaca, studio Anmco ha valutato risposta pazienti a 4 pilastri terapeutici-Aterosclerosi, primi dati progetto Anmco per migliorare qualità cure in tutta Italia-La Russa: "Con Emirati rapporto che funziona, basato su serietà e correttezza"-Fitto: "Commissione Ue punta su nuove partnership per garantire sicurezza economica"-Navazio (Anmco): "Al congresso tutti i temi necessari cardiologo ospedaliero"

Le coltivazioni di soia minacciano l’Amazzonia

Condividi questo articolo:

Secondo il Wwf, le coltivazioni di soia sarebbero la principale causa di deforestazione dell’Amazzonia

Le coltivazioni di soia sarebbero la principale causa di deforestazione dell’Amazzonia. E’ quanto ha recentemente denunciato il Wwf, in vista della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebrerà il prossimo 5 giugno. 

Le coltivazioni di soia infatti, secondo l’associazione, verrebbero ampiamente sfruttate sia per il consumo umano che come mangime per il pollame e i suini, ‘erodendo’ così, negli ultimi 50 anni, un quinto della superficie totale della foresta amazzonica.

Oltre alla soia, a contribuire alla costante deforestazione dell’Amazzonia in Brasile e Bolivia, c’è ovviamente l’espansione dei pascoli per il bestiame allevato, gli incendi, il disboscamento legale e illegale, la costruzione di strade asfaltate e il degrado causato dai cambiamenti climatici in atto. Da considerare inoltre, gli impatti esterni della produzione di soia, come l’inquinamento dei corsi d’acqua da prodotti agrochimici e l’erosione del suolo, (anch’essi hanno avuto un impatto sugli ecosistemi naturali). Per il Wwf, se i tassi di deforestazione degli ultimi decenni continuassero ai ritmi attuali, quasi un quarto della restante foresta amazzonica potrebbe essere persa entro i prossimi 30 anni e il 37% entro i prossimi 50 anni. 

Per contrastare la deforestazione, il Wwf ha quindi proposto: una migliore pianificazione dell’uso del suolo, la tutela delle aree naturali vulnerabili e di valore, un processo di certificazione quale quello proposto dalla Tavola Rotonda sulla Soia Responsabile (Roundtable on Responsible Soy), migliori pratiche agricole e la riduzione di scarti e rifiuti. Nei Paesi sviluppati i consumatori possono infine contribuire a contenere la domanda di soia riducendo il proprio consumo di proteine animali e riducendo gli sprechi alimentari.

(ml)

Questo articolo è stato letto 37 volte.

acqua, coltivazioni, foresta, rifiuti, soia

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net