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Qatar 2022: comitato organizzatore, morti tra 400 e 500 lavoratori in progetti per Mondiali

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Doha, 29 nov. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) – Il capo del comitato organizzatore della Coppa del Mondo in Qatar Hassan Al-Thawadi ha ammesso che tra i 400 e i 500 lavoratori migranti sono morti in progetti legati direttamente o indirettamente all’evento sportivo che si sta svolgendo in questi giorni. Si tratta della cifra più alta finora riconosciuta dalle autorità del Qatar.

Un recente servizio del quotidiano britannico ‘The Guardian’ ha stimato in circa 6.500 il numero di morti, in un Paese più volte criticato per la mancanza di diritti per i lavoratori stranieri, per lo più vittime di un sistema, la ‘kafala’, che li tiene vincolati al proprio datore di lavoro.

In occasione dell’inizio dei Mondiali, le autorità del Qatar hanno messo in dubbio la veridicità del dato diffuso dal Guardian. Al-Thawadi ha dichiarato su Talk TV che, sebbene “il numero esatto” non sia ancora noto, quello provvisorio è di circa mezzo migliaio, sottolineando che fra questi solo 40 sarebbero legati a progetti per la costruzione di nuovi stadi. Tre dei decessi sarebbero incidenti sul lavoro diretti e i restanti 37 corrisponderebbero a migranti che hanno partecipato alla costruzione, ma che non sono morti a causa del lavoro.

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