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Coronavirus: rientro al lavoro, ecco consigli per azienda ‘al sicuro’ in Fase 2

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Roma, 4 mag. (Labitalia) – La sicurezza sul luogo lavoro è da sempre fondamentale in ogni settore e ora, nell’attuale emergenza sanitaria, lo è ancora di più. Dopo la prima fase di lockdown del Paese, molte attività ripartono o si preparano a ripartire e diventa quindi essenziale dotarsi di tutti gli strumenti necessari per ridurre al minimo il contagio durante e dopo la ripresa. Per venire incontro a imprenditori e dipendenti, Airbank, azienda leader nel settore della sicurezza industriale e delle persone, condivide alcuni consigli e prodotti utili per rientrare sul luogo di lavoro ed operare in modo sicuro.

Le mani sono tra i veicoli di virus e batteri. Per questo, lavarle frequentemente con acqua e sapone ed igienizzarle con gel disinfettanti abbassa notevolmente il rischio di contagio, a patto che le mani vengano sfregate bene per almeno 40/60 secondi e le soluzioni gel disinfettanti siano a base di alcool per non meno del 65%. È importante inoltre ricordare di non toccarsi il viso con le mani sporche, con particolare attenzione ad occhi, naso e bocca.

Gli studi hanno dimostrato che il contagio del nuovo coronavirus avviene prevalentemente attraverso le goccioline di saliva (droplet) che vengono emesse quando si parla. Per questo le mascherine sono strumenti fondamentali per ridurre al minimo il rischio di contagiare gli altri o essere contagiati. Negli esercizi pubblici e privati, dai negozi agli uffici, passando per le farmacie e gli studi, dove il contatto diretto è più frequente, le barriere in plexiglass possono contribuire alla riduzione del contagio e permettono di rispettare le distanze di sicurezza di almeno un metro senza limitare la comunicazione. Ne è consigliata una pulizia accurata, facendo attenzione a non utilizzare prodotti troppo aggressivi che a lungo andare potrebbero danneggiare il plexiglass.

In situazioni nelle quali l’utilizzo delle barriere in plexiglass renderebbe impossibile lo svolgimento delle attività, un’alternativa è rappresentata dalle visiere protettive, anch’esse in plexiglass trasparente, realizzate per proteggere il volto. In questo caso non è fondamentale solo la pulizia, ma anche l’utilizzo individuale delle stesse. Dopo le vie aeree è importante proteggere e isolare le mani, che ogni giorno entrano in contatto con moltissime superfici potenzialmente pericolose. Per farlo si possono utilizzare guanti monouso, meglio se privi di lattice di gomma naturale, in modo da eliminare anche il rischio di reazioni allergiche correlate alla presenza di proteine idrosolubili e di residui chimici.

Per disinfettare superfici come ad esempio tavoli, scrivanie, maniglie delle porte, delle finestre, cellulari, tablet, computer, interruttori della luce, che vengono toccati direttamente anche da più persone, si possono utilizzare sia disinfettanti a base alcolica sia prodotti a base di cloro (es. l’ipoclorito di sodio). La percentuale di cloro attivo in grado di eliminare il virus senza provocare irritazioni dell’apparato respiratorio è lo 0,1% in cloro attivo per la maggior parte delle superfici. Anche per la disinfezione dei pavimenti si possono usare prodotti a base di cloro attivo. Si consiglia in particolare prima della detersione di passarli con un panno inumidito con acqua e sapone per una prima rimozione dello sporco più superficiale. Per i servizi igienici (gabinetto, doccia, lavandini) la percentuale di cloro attivo che si può utilizzare è più alta: sale allo 0,5%.

In ogni caso, sottolinea Airbank, bisogna leggere con attenzione l’etichetta del prodotto prima di diluirlo in acqua, così da ottenere la giusta proporzione.

Per la pulizia giornaliera e la sanificazione delle superfici, insieme ai disinfettanti, si può utilizzare un panno in microfibra, realizzato con materiali trattati chimicamente per ottenere migliori risultati contro lo sporco e garantire una pulizia più profonda, ma senza intaccare le superfici. Rimuovere lo sporco dalle scarpe Per ridurre al minimo il rischio di contaminazione, anche i tappeti decontaminanti sono ottimi strumenti per garantire la sicurezza e la pulizia, perché rimuovono lo sporco da scarpe e ruote di carrelli. Arricchiti con agente batteriostatico (Acetato di etile) e battericida Isotiazolina, i tappeti sono anche latex free, così da non produrre diossine in caso di incenerimento.

E dopo l’utilizzo, i dispositivi di protezione individuale usati sul luogo di lavoro come guanti, mascherine e occhiali, possono essere contaminati e quindi, una volta utilizzati, è necessario trattarli come rifiuti sanitari infettivi e smaltirli in contenitori adeguati allo scopo, onde evitare eventuali trasmissioni del virus. Airbank consiglia l’utilizzo di contenitori in cartone per rifiuti infettivi e di contenitori in polipropilene per rifiuti sanitari, entrambi omologati ADR.

“Per Airbank la salute e la sicurezza dei lavoratori sono fondamentali, così come l’adeguata sistemazione dei luoghi di lavoro”, afferma Gloria Mazzoni, amministratore delegato di Airbank. “Per questo motivo abbiamo pensato di mettere a disposizione dei consigli utili e un catalogo con prodotti selezionati appositamente per far fronte all’attuale situazione sanitaria. Nel catalogo, inoltre, è disponibile anche un kit protezione Covid-19, uno strumento pensato specificatamente per rispondere al protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

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