La necropoli etrusca di Cerveteri

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Un percorso multimediale fa della visita una suggestiva e interessantissima esperienza anche per i piu’ piccoli

Le antiche sepolture, con le loro ragnatele intatte all’ingresso delle tombe, la natura intorno nel pieno dello splendore primaverile. La necropoli etrusca della Banditaccia, a Cerveteri, rappresenta in questo periodo una bellissima meta per una gita di un giorno. 

A rendere più interessante la visita sono gli allestimenti multimediali curati da Piero Angela e Paco Lanciano che ci permettono di tornare indietro nel tempo assistendo ai rituali funebri degli etruschi e alle loro tradizioni culturali. Con il biglietto di ingresso all’area archeologica (6 euro) – che racchiude solo 10 ettari della immensa necropoli di una grandezza stimata intorno ai 400 ettari – è possibile assistere anche ad un breve filmato in cui Piero Angela riassume la storia della necropoli della Banditaccia e della attigua città etrusca di Cerite. In più, entrando nelle tombe, è possibile osservare le ricostruzioni virtuali attraverso proiezioni dagli effetti tridimensionali che materializzano corredi funerari o decorazioni oggi assenti, in parte conservate tra il Museo nazionale di Cerveteri o quello Etrusco di Villa Giulia a Roma. Con la nuova tecnologia diventa perciò molto più facile immaginare la vita delle popolazioni che abitarono l’alto Lazio.

Tra le decine di tumuli e tombe a “dado” si passeggia fra il profumo dei mandorli e il ronzio frenetico degli insetti in piena attività.

Natura e storia si incontrano in luoghi dal fascino indiscutibile e ci portano alla scoperta di una civiltà misteriosa. Alcune tombe risalgono al IX secolo a.C e grazie a quello che è arrivato fino a noi dei corredi funerari gli studiosi hanno potuto ricostruire molte delle abitudini e dei riti etruschi che, eppure, rimangono per molti certi ancora avvolti nel mistero. 

Il consiglio è di vedere anche il Museo etrusco in città (biglietto cumulativo necropoli+museo 8 euro). Anche qui  la tecnologia rende la visita un’esperienza da non perdere. Basta toccare le vetrine di cristallo presenti nel primo piano del museo per ascoltare i racconti di meravigliosi balsamari in vetro o urne cinerarie. Un’esperienza che coinvolge ed entusiasma anche i più piccoli.

(A.S.)

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città, etruschi, natura, necropoli, tombe

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