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Rifiuto con affetto: il baratto contemporaneo

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Per favorire il baratto e il riciclo degli oggetti e’ nato Rifiuto con affetto, un cassonetto-vetrina per rimettere in circolazione oggetti ancora in buono stato

Il baratto è tornato di moda: complice la crisi sono tanti gli oggetti che, non usati più da noi, cerchiamo di barattare con altri più utili. E con questo obiettivo è nato ‘Rifiuto con affetto’, un cassonetto-vetrina per rimettere in circolazione oggetti ancora in buono stato, sottraendoli alla discarica.

Il progetto Rifiuto con affetto, che promuove il baratto, è nato da un’idea di tre giovani donne, Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi, che hanno pensato di sfruttare il contenitore Rca, dotato di interni suddivisi in mensole, utili per posizionare in modo ordinato gli oggetti. Il contenitore diventa, quindi, una vetrina perché tutto quello che per noi è rifiuto possa essere riutilizzato e riciclato da qualcun altro.

Il progetto Rifiuto con affetto, ha spiegato Maria Zanchi, ‘è partito nel 2007 a Venezia e nasce dalla volontà di voler rispondere alle esigenze dei cittadini che spesso preferiscono lasciare gli oggetti ancora in buono stato accanto ai bidoni invece che conferirli all’interno’. Per questo ‘siamo intervenute su un cassonetto dei rifiuti tradizionale e abbiamo sostituito la parete frontale con una trasparente e apribile per dare la possibilità di guardare all’interno’. In questo modo il cassonetto si è trasformato una ‘vetrina/ armadio pubblica e le persone possono conferire oggetti e ritirarli in completa libertà economica’.

(gc)

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