Referendum: studio Winet, sui giornali Russia 4 volte più presente di quesiti

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Roma, 9 giu. -(Adnkronos) – Sui giornali italiani con l’approssimarsi del voto aumenta la ‘presenza’ del referendum, ma l’appuntamento è oscurato dall’aggressione russa all’Ucraina che ha spazi quattro volte superiori. Lo conferma una analisi di Winet, la piattaforma di monitoraggio realizzata dalle società Volocom e Baia, mostra come nell’ultimo mese, i giornali italiani hanno parlato di referendum 7.986 volte, mentre i pezzi dedicati alla sola Russia (fra questioni politiche, energetiche e militari) sono stati 33.637. La ricerca di Winet, che con il supporto dell’intelligenza artificiale analizza quotidianamente oltre 120.000 uscite sui media italiani, mostra poi una netta crescita anche dell’attenzione al “salario minimo” trattato in 3.829 citazioni, concentrate principalmente nell’ultima settimana.

L’attenzione sui referendum sta però progressivamente crescendo: il picco è stato infatti registrato oggi, con 800 citazioni, rispetto alle 66 dell’11 maggio. Le testate che hanno parlato di più di referendum nell’ultimo mese sono state, nell’ordine: Il Giornale e Libero, seguite da La Repubblica e La Stampa. Al contrario, dal 1 giugno vi è stato uno spostamento di interesse, e i giornali che hanno trattato di più l’argomento referendum sono diventati, sempre nell’ordine: Libero; Il Giornale; Corriere della Sera; Avvenire e La Repubblica.

L’intelligenza artificiale usata da Winet consente anche di evidenziare i termini usati con maggiore frequenza per parlare di referendum. Tra le parole che hanno un ruolo centrale nella descrizione del prossimo appuntamento elettorale vi sono concetti come “responsabilità” e “riforma”: segno di un’attenzione che viene dedicata a spiegare il contenuto dei quesiti. Compare però anche il vocabolo “quorum” legato a “quesiti” e “quesiti referendari”: eloquente segnale del rischio che l’appuntamento elettorale non raggiunga il numero necessario di elettori. La prova che il dibattito sta diventando progressivamente più caldo è fornita anche da altri termini presenti nella costellazione di vocaboli usati per parlare di referendum: tra questi, “rischio”, ma anche “regime”.

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