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Politica: Quadro Curzio, ‘strada da seguire è liberalismo solidale alla Einaudi’

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Roma, 24 ago. (Adnkronos) – “Posso dire che il liberalismo in Italia, come in altre democrazie, ha tante declinazioni e nella nostra Repubblica ha avuto e ha un indiscutibile riferimento in Luigi Einaudi che ha segnato una tappa fondamentale nella nostra storia sia come studioso sia come Costituente e antifascista sia come Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955” Così l’economista Alberto Quadro Curzio commenta su Il Giornale la lettera di Silvio Berlusconi nella quale il leader di Fi rilancia la necessità di una rivoluzione liberale.

“I liberali in Italia non sono stati molti sotto una etichetta partitica, ma il loro ruolo politico non è stato piccolo. Lo stesso Partito d’Azione, quello Repubblicano e quello Radicale lo erano. Così come vi sono state componenti della Democrazia Cristiana, dei Socialdemocratici e dei Socialisti con forte ispirazione liberale. È però vero che una casa politica non vi fu e questo probabilmente non ha fatto bene alla nostra Repubblica”.

E sul premier Mario Draghi osserva: “A mio avviso Draghi è un liberal-solidarista o un solidarista-liberale consapevole che in ogni momento storico la competenza e la capacità decisionale devono ricercare quell’equilibrio e quella combinazione tra pubblico e privato, tra libertà individuali e responsabilità comunitarie su cui si fondano le democrazie e in particolare quelle europee. Come presidente della Bce ha innovato e avocato a sé, nel pieno rispetto dei trattati europei, una responsabilità decisionale che pareva impossibile. Adesso ha accettato un incarico non meno arduo. Speriamo che abbia successo. Io credo alla forza del sistema produttivo italiano. Ma se l’Italia, come maggiore beneficiario del Recovery Fund, non sfrutta questa occasione, non viene riformata e rilanciata nello sviluppo senza dualismi (tra cui quello Nord-Sud) il danno per noi e per l’Unione Europea sarebbe grave”.

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