Nepi Molineris: “La pratica dello sport deve essere un diritto per tutti e non una conquista personale”

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Roma, 22 set. (Adnkronos) – “La pratica sportiva non è e non deve rappresentare una conquista personale, o un obiettivo individuale, ma un diritto uguale per tutti”. Lo ha ribadito con forza il direttore generale di Sport e Salute Diego Nepi Molineris nel suo intervento alla Conferenza internazionale sugli impianti sportivi sostenibili e accessibili che si sta svolgendo a Praga, nel quadro delle attività relative alla Presidenza Ceca del Consiglio dell’Unione europea e in vista del lancio della Settimana Europea dello Sport – BeActive, in programma dal 23 al 30 settembre. Nel panel sulla “Parità di accesso agli impianti sportivi”, Nepi Molineris ha illustrato le attività della società nell’ambito del progetto “Sport di Tutti” – il modello d’intervento sportivo e sociale che garantisce il diritto allo sport per tutti – best practice da cui partire per la creazione di un sistema virtuoso continuativo e concreto.

“‘Sport per Tutti’ – ha detto Nepi Molineris durante il suo intervento – non è soltanto un’azione intensa di propagazione del diritto alla pratica sportiva, ma un messaggio forte che vuole richiamare alla collaborazione di ognuno nella creazione di un ‘pianeta sport’ senza barriere o confini geografici. Quel ‘Tutti’ ha un significato profondo per Sport e Salute e non si riferisce solo alla promozione dello sport nella complessità del territorio italiano, ma all’integrata internazionalizzazione e al concreto e costante sostegno collaborativo tra i Paesi dell’Unione Europea”.

Il dg di Sport e Salute ha spiegato ai protagonisti dello sport dei Paesi Ue come ‘Sport di Tutti’ abbia previsto un programma integrato di interventi pari a 527 milioni di euro per il biennio 2022-24, dei quali 510 milioni per il progetto ‘Sport e Periferie’ e i relativi interventi di recupero e riqualificazione degli impianti sportivi nelle periferie: 7 milioni per ‘Sport nei Parchi’, lo sviluppo di nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto nelle aree verdi pubbliche e la riqualificazione delle strutture esistenti, 10 milioni per “Inclusione e Quartieri”, con la creazione di ‘isole’ sportive ed educative in contesti territoriali ‘difficili’, con progetti mirati all’inclusione sociale per categorie vulnerabili.

“E’ solo e soltanto con un reale lavoro di squadra ed in totale sinergia con tutti gli Organismi Sportivi che si può davvero fare la differenza, disegnando un nuovo orizzonte, finalmente uguale per ‘Tutti’. È importante che l’Ue dia sostegno al ‘pianeta sport’ attraverso lo sviluppo di un piano integrato che comprenda obiettivi, misure, sostegno finanziario, monitoraggio, rendicontazione e condivisione delle best practices”, ha concluso il dg di Sport e Salute.

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