ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Family business forum, Mandelli (Bper): "Ruolo della banca come partner nel lungo periodo"-Family business forum, Bestetti (Bper): "Ambizione di seguire l'imprenditore nella sua globalità"-Scontri Sapienza, palestinese 'infiltrato' già indagato per attentato Fiumicino-Energia, Pichetto: "La trasformazione arricchirà il paese"-Infortuni, Aifos: "Serve formazione sul campo e accordo Stato-Regioni su partecipazione datore di lavoro"-Milano, a Palazzo Giureconsulti 'Il diritto alla bellezza', mostra per sostenere coraggio donne-Maculopatie, riparte campagna nazionale ‘il tuo punto di vista conta’-Fentanyl, è allerta in Italia per la 'droga degli zombie'-Caso Scurati, ad Rai Sergio su contestazione a Bortone: "Per violazione policy aziendale"-Matteo Falcinelli, polizia Miami: "Presto dichiarazione dettagliata su arresto"-"Non ho tempo per vederti", Carlo snobba Harry in visita a Londra-Covid e nuova variante KP.2: elude il vaccino? Sintomi, cosa sappiamo-SuperEnalotto, il jackpot tocca i 100 milioni di euro-Professioni, Il primato: "Dopo 15 giorni da laurea geometra Virginia inizia a operare in 7 cantieri"-Balneari, petizione Altroconsumo per chiedere al governo riforma e spiagge 'aperte'-Corruzione Liguria, Signorini non risponde a gip Genova-PRG retail group, Alberto Rivolta nuovo ceo-Amnesty, il 5X1000 per la libertà di stampa-Ascolti tv, Amadeus vince il prime time con 'Una, nessuna, centomila in Arena'-Fuga dal lavoro, ecco le dimissioni per i 'timidi': paghi e qualcuno lo dice al capo

Fase 2: Presidente Inail, ‘imprenditori colpevoli solo se vengono violati protocolli sicurezza’

Condividi questo articolo:

Palermo, 16 mag. (Adnkronos) – “Gli imprenditori sono colpevoli solo se vengono violati i protocolli di sicurezza”. A dirlo, in una intervista a La Stampa, è Franco Bettoni, Presidente Inail, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sulla eventuale responsabilità penale degli imprenditori nella nuova fase. Le imprese sono preoccupate per il rischio penale da contagio. “Il decreto Cura Italia – spiega Bettoni – qualifica infortuni sul lavoro i ‘casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro’. La denuncia di infortunio da infezione non determina alcun automatismo nel riconoscimento da parte dell’Inail e sulla responsabilità penale del datore di lavoro”. E aggiunge: “Occorre anche accertare il dolo o la colpa del datore di lavoro per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e sicurezza”.

Alla domanda se la proposta di Confindustria di escludere da questo rischio le imprese che attuano con precisione i protocolli sanitari possa essere una strada percorribile, Bettoni spiega: “Potrebbe esserlo, certamente potrebbe essere rassicurante per le imprese, anche se di dubbia legittimità, una norma in cui si preveda che una rigorosa osservanza dei protocolli esoneri i datori di lavoro da responsabilità”.

Sulle distanze da rispettare in spiaggia o in palestra, Bettoni dice: “La regola cardine resta quella di un metro. Il peggior rischio è l’affollamento: le raccomandazioni servono a garantire per tutti il distanziamento anche nei contesti più complessi come una spiaggia d’estate”. Ma c’è la possibilità che tutte le linee guida vengano modificate? “Le analisi si riferiscono al momento contingente – dice – E’ naturale che sulla base del trend epidemiologico si dovesse verificare un miglioramento degli indici ci contagio, il Comitato potrà richiedere la revisione”.

Questo articolo è stato letto 4 volte.

Comments (5)

I commenti sono chiusi.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net