Rinnovabili. Prestigiacomo: date certe per gli incentivi

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Secondo il Ministro dell’Ambiente, il sistema di incentivi per il quarto conto energia deve essere ‘garantito ad una data certa e non subordinato alla discrezionalità dell’allaccio”. Prosegue il braccio di ferro con il Ministro dello sviluppo economico Romani

Il sistema di incentivi al fotovoltaico nel IV Conto energia, "sia garantito ad una data certa e non subordinato alla discrezionalità dell’allaccio dove é sicuro che i piccoli impianti saranno penalizzati". La proposta è del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che, in un’intervista all’ANSA, espone la sua ’ricetta’ per il decreto che stabilisce il nuovo sistema di aiuti per il settore. Testo sul quale si è aperto un braccio di ferro con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. In particolare Prestigiacomo spiega che "poiché l’incentivo andrà rapidamente a scendere, è chiaro che se c’e un ritardo nell’allaccio si va a incidere pesantemente su quanti hanno realizzato il proprio impianto sulla base di un determinata previsione economica".

"Se chiedo un finanziamento in banca per un impianto che deve partire il primo gennaio quando l’incentivo è 100 e poi l’ impianto non viene allacciato fino a settembre quando l’ incentivo – sottolinea il ministro – sarà 50, io perdo 8 mesi di incentivi e soprattutto avrò incentivi a 50 e non a 100 come preventivato. In queste condizioni rischia di saltare tutto il piano economico dell’investimento". L’alternativa è concedere l’incentivo senza allacciamento alla rete? "Nessuno di noi ha mai pensato di dare l’incentivo senza essere allacciati alla rete, ma noi riteniamo che – rileva Prestigiacomo – l’incentivo debba essere quello della data del rilascio della certificazione del fine lavori o al massimo dei 60 giorni successivi"

"Il problema – prosegue il ministro – è la questione dell’ allaccio che non avviene quasi mai nei tempi previsti dai gestori di rete e messi per iscritto quando il proponente inizia il suo iter. Immaginiamoci a quali ritardi andremo incontro adesso che c’e stato un vero e proprio boom di richieste". "Poiché l’incentivo andrà rapidamente a scendere – spiega Prestigiacomo – è chiaro che se c’e un ritardo nell’allaccio si va a incidere pesantemente su quanti hanno realizzato il proprio impianto sulla base di un determinata previsione economica". Da qui la necessità di dare garanzie agli incentivi.

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