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Che c’entra la prostata con il Parkinson?

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Un comune farmaco per la prostata può aiutare a prevenire il Parkinson

Anche se gli scienziati non sanno ancora cosa causa la malattia nota come Parkinson, una nuova ricerca mostra un’associazione tra un farmaco che alcuni uomini assumono per una condizione della prostata ingrossata e un ridotto rischio di sviluppare la malattia.

Un team guidato da scienziati dell’Università dell’Iowa, che lavora in collaborazione con ricercatori in Danimarca e Cina, ha scoperto che il farmaco terazosina e farmaci simili possono avere il potenziale per prevenire o ritardare questa condizione neurodegenerativa debilitante.

I ricercatori hanno scoperto che gli uomini che assumevano terazosina avevano tra il 12% e il 37% in meno di probabilità di sviluppare la malattia di Parkinson durante il periodo di follow-up rispetto agli uomini che assumevano un altro farmaco per l’ingrossamento della prostata chiamato tamsulosin.

Lo studio, pubblicato di recente sulla rivista Jama Neurology, ha utilizzato database degli Stati Uniti e della Danimarca per cercare di scoprire nuove informazioni su questa malattia di cui si sa veramente poco.

I dati includevano quasi 150.000 uomini che avevano appena iniziato a prendere la terazosina e li hanno confrontati con circa 150.000 uomini che avevano iniziato a prendere il tamsulosin – l’utilizzo dei dati dei due diversi paesi (i dati vanno dal 1996 al 2017 in Danimarca e dal 2001 al 2017 negli Stati Uniti) ha offerto un quadro più completo.

Lo scopo della ricerca, ovviamente, non è quello di portare a una rapida soluzione alla malattia di Parkinson.

Le persone non dovranno prendere questi farmaci sperando che curino questa malattia. Lo studio serve a ispirare i ricercatori che si occupano di studiare le possibili cure per il Parkinson, dandogli dati che potrebbero portarli su strade nuove.

 

 

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