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Cile: cala il consumo di bevande zuccherate

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Grazie all’introduzione di una tassa, l’acquisto delle bibite diminuisce del 21,6%

Un risultato straordinario, quello ottenuto dal Cile grazie all’introduzione, alla fine del 2014, di una semplice tassa sulle bevande zuccherate.

Già prima di allora, lo stato sudamericano aveva introdotto una tassa del 13% sulle bibite contenenti aromi, dolcificanti e coloranti. Nel 2014, però, questa è passata al 18%, includendo le bevande che contenevano più di 6,25 grammi di zuccheri ogni 100 ml. di bevanda.

Secondo i ricercatori dell’Università di York e del Cile, che hanno condotto un’approfondita analisi dei consumi dalla fine del 2014 alla fine del 2017, questo rincaro fiscale è bastato a disincentivare l’acquisto delle bevande più dannose. Il successo ha riguardato, però, soprattutto le famiglie più benestanti.

Il volume d’acquisto su base mensile, infatti, è diminuito in media del 21,6%, e ben del 31% nelle famiglie ad alto reddito. Contemporaneamente è aumentato l’acquisto di bevande a basso contenuto di zuccheri, la cui tassazione è stata notevolemente ridotta.

Gli studiosi son concordi che si tratti, quindi, di un intervento utile, ma non soddisfacente se si pensa ai limitati risultati tra le famiglie più povere.

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