ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll

Spazio, febbraio 2040: un asteroide potrebbe colpire la Terra. Guarda il video

Condividi questo articolo:

Un asteroide potrebbe colpire la Terra. L’impatto con la massa extraterrestre, dal diametro di 140 metri, potrebbe avvenire a febbraio 2040, ma si tratta di una probabilita’ bassa

Un asteroide potrebbe colpire la terra. Tra 28 anni, il 6 febbraio 2040, l’asteroide 2011 AG5 potrebbe scontrarsi con la Terra. La pericolosa massa extraterrestre è stata scoperta l’8 gennaio 2011 da Mount Lemmon in Arizona e, ad oggi, è tenuta sotto controllo da scienziati e specialisti.  

La probabilità d’impatto attuale dell’oggetto, calcolata dal gruppo di specialisti del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, è di 1 su 625, ma le valutazioni attuali sono al momento molto parziali.

Attualmente l’orbita dell’asteroide è calcolata con un punto più lontano dal Sole di quasi due unità astronomiche, cioè circa 300 milioni di chilometri e il punto più vicino intorno a 120 milioni di chilometri. I 140 metri di diametro fanno sì che l’asteroide sia considerato pericoloso e in grado di creare disastri su scala planetaria.

L’asteroide 2011 AG5 si somma alla numerosa schiera degli 8.744 corpi pericolosi per il nostro pianeta, la cui orbita si avvicina alla Terra. Nonostante la bassa probabilità di impatto, meglio stare in allarme: con gli asteroidi, essendo molto piccoli e per questo influenzabili, è difficile prevedere con largo anticipo la loro rotta, in quanto soggetti alle forze gravitazionali e ai disturbi naturali presenti nel sistema solare.

Guarda il video dell’asteroide.

(GC)

Questo articolo è stato letto 20 volte.

asteroide, asteroide 2011 Ag5, asteroide si scontra con la terra, scontro terra-asteroide, un asteroide potrebbe scontrarsi con la terra

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net