Energia: Italia al passo con l’Europa per lo stoccaggio di CO2

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Su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria in materia di stoccaggio di CO2

Su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria in materia di stoccaggio geologico di biossido di carbonio.

Lo comunica una nota del ministero dello Sviluppo economico, che sottolinea come il provvedimento costituisca "la base normativa per avviare nel nostro Paese importanti progetti e investimenti sul fronte del Carbon capture sequestration (Ccs), una nuova tecnologia che consentira’ di avviare significative opportunita’ di sviluppo industriale ed energetico, nel pieno rispetto della tutela dell’ambiente.

Con l’emanazione del decreto, la Comunita’ Europea potra’ supportare finanziariamente l’Italia per la realizzazione di impianti e progetti sperimentali, con lo scopo di approfondire le attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche dei processi di stoccaggio in massima sicurezza del biossido di carbonio". Il primo impianto del genere e’ previsto nella centrale Enel di Porto Tolle (Rovigo) "nell’ambito del programma comunitario di sostegno European Energy Programme for Recovery (Eepr) e del programma Ner 300. Ulteriori progetti per definire una concreta strategia industriale a supporto della tecnologia Ccs saranno successivamente realizzati anche in altre regioni italiane, a partire dalla Sardegna".

"Con l’approvazione di questo decreto – ha commentato il ministro Romani – facciamo un passo in avanti fondamentale nell’utilizzo di una tecnologia innovativa dal punto di vista industriale e ambientale. L’Europa, nell’ambito della sua strategia di riduzione delle emissioni, conta di realizzare 12 impianti sperimentali entro il 2015, e l’Italia vuole essere in prima linea su questo fronte. E’ importante – ha aggiunto Romani – che il primo impianto italiano si faccia proprio a Porto Tolle, dove siamo intervenuti anche con la scorsa manovra per sbloccare le operazioni di conversione. Continua dunque l’impegno di questo Governo per realizzare infrastrutture energetiche fondamentali per il Paese, utilizzando sistemi all’avanguardia, cosi’ come previsto anche dalla nuova strategia energetica nazionale che presenteremo entro l’autunno"

(Il Sole24ore Radiocor)

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