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TERRENI PUBBLICI AI GIOVANI, NORMA NELLA LEGGE DI STABILITA’

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Doveva essere inserita nel decreto Sviluppo, ma ora la misura che stabilisce la vendita di terreni agricoli di proprietà pubblica è contenuta nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità, all’esame del Parlamento. I maggiori beneficiari saranno i giovani under 40

338.127,51 ettari. A tanto ammonta la superficie agricola utilizzata in Italia di proprietà pubblica. Un patrimonio dello Stato che, in caso di dismissione, frutterebbe alle casse circa 6 miliardi di euro. La proposta, lanciata qualche settimana fa dal presidente della Coldiretti, Sergio Marini, doveva essere inserita nel decreto Sviluppo, ma ora ha preso la forma di un comma contenuto nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità. Il provvedimento è in corso di esame in Parlamento e, naturalmente, bisognerà attendere gli sviluppi politici di questi giorni convulsi.

L’intenzione è quella di far fruttare i terreni di proprietà dello Stato e, contemporaneamente, far ripartire le attività imprenditoriali. Non a caso, la norma prevede che il 50 per cento delle vendite sia destinato a tre tipologie di “under 40”: giovani agricoltori che non hanno ancora compiuto 40 anni, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto; giovani agricoltori under 40 che assumano, entro 24 mesi dall’acquisto del terreno, la qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto; giovani agricoltori under 40 che siano subentrati per successione nella titolarità di aziende a seguito della liquidazione agli altri aventi diritto delle relative quote. Ora bisogna solo vedere se ci sarà la forza politica (e parlamentare) di raggiungere questi obiettivi.
 
Giacomo Gallo
 

 

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