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elefanti morti in botswana

Botswana: le morti misteriose degli elefanti

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elefanti morti in botswana

154 elefanti sono misteriosamente morti in Botswana

I funzionari per la conservazione della fauna selvatica del Botswana stanno indagando sulla morte misteriosa di 154 elefanti in soli 3 mesi: a quanto riportato da Reuters, c’è stata un’improvvisa ondata di morti nella parte nord-occidentale del paese.

Le morti non sono associate al bracconaggio o all’avvelenamento, secondo il coordinatore regionale Dimakatso Ntshebe.

Le carcasse di questi animali sono state trovate intatte: è stato questo a suggerire che non si trattasse dell’opera dei bracconieri – visto che questi ultimi normalmente uccidono gli elefanti per la loro carne o le loro zanne.

Secondo il coordinatore regionale, le indagini preliminari hanno anche escluso l’avvelenamento da parte dell’uomo e dell’antrace come possibili cause di morte. L’antrace è stato il primo sospettato nell’elenco delle possibili cause, poiché si trova naturalmente nel suolo e danneggia la fauna selvatica in Botswana. Ma le prime ricerche condotte dagli scienziati hanno escluso questa possibilità.

Il Botswana ospita quasi un terzo di tutti gli elefanti del continente, grazie agli sforzi per proteggere la fauna selvatica nel paese, la popolazione da 80.000 negli anni ’90 è salita a 130.000 nel 2020.

Ma queste morti sono arrivate in un momento in cui gli sforzi di conservazione della fauna selvatica hanno subito un duro colpo nel paese.

L’anno scorso, infatti, il presidente Mokgweetsi Masisi ha revocato un divieto di 5 anni sulla caccia alla selvaggina, provocando il tumulto dei gruppi di conservazione. Sebbene il crescente numero di elefanti in Botswana possa sembrare molto positivo agli occhi del resto del mondo, non è molto apprezzato dalla gente del posto.

Gli agricoltori si sono lamentati tantissimo per i raccolti distrutti ed è stato questo a spingere il presidente a consentire di nuovo il bracconaggio.

Quindi, mentre gli elefanti morti vengono analizzati per determinare la causa esatta della morte in modo che possano essere prese misure di intervento, si cerca anche intensificando la sorveglianza nelle aree ad alto rischio per frenare il bracconaggio, a quanto spiega il coordinatore regionale.

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