Acqua per la pace in Medio Oriente/3

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Tra Israele e Palestina e’ anche un problema idrico: Israele fornisce acqua a Gaza, una citta’ senza impianti idrici

Dal 12 settembre 2005 quando il territorio di Gaza passò in mano palestinese e gli abitanti ebbero accesso alla rete, i pozzi sono passati da 1400 a 6000 attuali e l’incremento dell’estrazione dell’acqua ha superato di molto i livelli consentiti.

Nonostante Israele avesse appoggiato la proposta palestinese di creare un impianto di desalinizzazione dell’acqua in Gaza e sostenuto i progetti per la creazione di serbatoi adeguati, ha dovuto constatare che i progetti non sono andati in porto. 

Gaza è un città che non ha impianti, scarica tutto nella terra e nel mare e soffre di una penuria d’acqua cronica. Qui 1 milione e 300 mila Palestinesi hanno bisogno d’acqua. La perforazione delle falde sotterranee e di conseguenza l’infiltrazione d’acqua marina ha portato a una salinizzazione pari all’80% che rende ormai l’acqua  imbevibile. Dal punto di vista sanitario la mancanza di impianti fognari e di scarico ha ridotto le persone a situazioni disperate: vicino Gaza c’è un lago di 10 milioni di metri cubi di acque reflue.

 

Chiara Palmieri

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