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Le insalate confezionate sono salutari?

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Comode e veloci, le insalate confezionate hanno le stesse proprietà nutrizionali dei prodotti non lavorati?

 

 

Le insalate confezionate e le verdure pronte all’uso, sono veramente così salutari? Forse no. Comode e veloci da preparare, ottime per essere mangiate in ufficio, ma da un punto di vista nutrizionale sono uguali agli alimenti non lavorati, ovvero a quello che non sono stati lavati, asciugati, tagliati, confezionati a casa? E a livello microbiologico, sono realmente sicuri? Curiosi, ma anche preoccupati, abbiamo chiesto un parere scientifico al biologo Paolo Gozzo.

‘In linea di massima i prodotti di IV gamma sono paragonabili da un punto di vista nutrizionale agli alimenti non lavorati, anche se è uscito uno studio nel 2002, pubblicato da un gruppo di ricerca dell’ex INRAN, orma diventato CRA-NUT, sul The British Journal of Nutrition che mostra come la lattuga confezionata in atmosfera modificata perda una quota statisticamente significativa della componente antiossidante. Uno studio recentissimo, pubblicato sulla rivista Food Chemestry invece, ha messo in luce come non via sia alcuna differenza statisticamente significativa nel contenuto di phytochemicals (fenoli, isoflavoni, flavoni e glucosinolati) nei prodotti di IV gamma rispetto a quelli non lavorati, con la sola eccezione del pomodoro. C’è però da considerare come questi siano gli unici studi sull’argomento e sarebbe interessante avere una ripetibilità dei risultati in modo da fare una valutazione più accurata.

Per quanto riguarda le proprietà microbiologiche è bene dire che vengono fatti molti controlli a campione sulle derrate alimentari per valutarne la sicurezza microbiologica. Sebbene si possa riscontrare la presenza di batteri nella verdura di IV gamma (di sicuro non sono germ-free, ma nessun alimento lo è), questi non sono batteri patogeni e in ogni caso sono in concentrazioni talmente basse da non destare preoccupazione. Questo ovviamente se il prodotto è ben conservato e consumato in tempi piuttosto brevi (entro 3-5 giorni). Infatti, il prodotto di IV gamma viene tagliato e questo comporta una rottura delle membrane cellulari del vegetale che contribuiscono a ridurre le difese naturali contro l’attacco dei microrganismi, proprie della pianta, e alla fuoriuscita della linfa che crea un ambiente favorevole alla crescita microbica.

Detto questo, il mio consiglio è comunque di consumare frutta e verdura fresche, lavandole accuratamente con acqua e bicarbonato. Questo perché non sappiamo ancora bene se ci sia una reale perdita di nutrienti nei prodotti di IV gamma e perché i vegetali non lavorati sono più resistenti al deperimento e alla contaminazione batterica, a patto di lavarli bene. Tuttavia, il prodotto di IV gamma non è da scartare del tutto, anzi se può contribuire ad aumentare il consumo di frutta e verdura ben venga. Importante è comunque lavare con acqua e bicarbonato la verdura confezionata, per abbattere ulteriormente la carica microbica e consumarla nel più breve tempo possibile. Inoltre, essendo un alimento molto delicato è necessario mantenere la catena del freddo dopo l’acquisto e non conservare a lungo le confezioni aperte’.

 

 gc/Paolo Gozzo

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