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In quali cibi si può trovare la farina di grillo?

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E come si ottiene

L’Unione Europea ha stabilito che a partire dal 24 gennaio 2023 sarà possibile vendere alimenti contenenti farina di grillo. La specie utilizzata e allevata propriamente per scopi alimentari, è quella dell’Acheta domesticus.

Sono state molte le lamentele dei consumatori che, fermandosi alla notizia data in modo decisamente allarmistico dalla maggior parte delle testate, non hanno approfondito la questione.

La farina in questione è abbastanza costosa: il prezzo medio è di 15 euro per 200 gr, motivo per il quale diversi produttori non si fionderanno su questa materia prima, dato che le farine più tradizionali, anche se aumentate di prezzo a causa della guerra e della pandemia, continueranno a costare meno di quella di grillo.

Inoltre, essendo essa un elemento che potrebbe mettere a rischio i soggetti che soffrono di allergie come quelle agli acari, ai molluschi o ai crostacei, sarà sempre inserita in etichetta, come da regolamentazione europea.

È fondamentale ribadire quest’ultimo concetto, in quanto nessuno potrà mai mangiare farina di grillo in modo inconsapevole: basterà leggere sempre l’etichetta, che dovrebbe già essere un’abitudine comune di tutti i consumatori odierni.

Gli alimenti in cui potrai trovare la farina di grillo

  • Pane e panini,
  • Cracker e grissini,
  • Barrette,
  • Miscele secche,
  • Biscotti,
  • Pasta,
  • Salse,
  • Pizza,
  • Prodotti che sostituiscono la carne,
  • Cioccolato,
  • Birra,
  • Minestre in polvere.

Luna Riillo

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