Ferrara, una citta’ bella da vivere e da visitare

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Ferrara e’ una citta’ progettata nel Rinascimento: il suo piano urbanistico e’ originale e non deriva, a differenza delle altre citta’ italiane, da un impianto romano

Ferrara è una bellissima città progettata nel Rinascimento che ha conservato il suo tessuto urbano praticamente intatto. I progressi dell’urbanistica espressi a Ferrara avrebbero avuto una profonda influenza sullo sviluppo della pianificazione urbana nel corso dei secoli successivi. La brillante corte degli Este attirò un nutrito gruppo di artisti, poeti e filosofi nel corso dei due secoli di esplosione del Rinascimento. Il Delta del Po è un eccezionale paesaggio culturale pianificato, che conserva in misura notevole la propria forma originaria.

Tra le grandi città italiane Ferrara è l’unica ad avere un piano originale che non deriva da un impianto urbanistico romano. Non si sviluppa da una zona centrale, ma piuttosto su un asse lineare, lungo le rive del fiume Po, con strade longitudinali e molte strade trasversali, intorno alle quali è stata organizzata la città medievale. La caratteristica più significativa della storia urbana di Ferrara consiste nel fatto che si è sviluppata a partire dal XIV secolo e, per la prima volta in Europa, sulla base di piani regolatori che sono in uso al giorno d’oggi in tutte le città moderne. Questo tipo di sviluppo è noto come addizione; la terza fase è stata attuata nel 1492, rendendo Ferrara l’unica città progettata del Rinascimento ad essere stata completata.

Ferrara

La rete stradale e le mura di cinta sono strettamente collegate con i palazzi, le chiese, i giardini. Per tutto il XVI secolo la città è stata progettata con lo scopo di renderla una futura ‘capitale’. La sua evoluzione si è conclusa dopo il XVII secolo sotto l’amministrazione pontificia, e la città non ha avuto nessuna espansione per quasi tre secoli. Il piano della città (1492) prevedeva per raddoppiare la sua superficie, un ampliamento limitato a Sud del castello. Questa espansione è stata completata da un nuovo e molto evoluto sistema difensivo, costituito da elementi appartenenti alle varie estensioni avvenute nel corso di diversi secoli (fortificazioni, torrioni, torri semicircolari, bastioni, barbacani, ecc.). Queste modificazioni hanno cambiato completamente l’aspetto della città: è stato creato un reticolo di strade nuove e sono stati costruiti edifici con uno stile nuovo.

Il monumento più importante che sopravvivere dal periodo medievale è la cattedrale di San Giorgio, risalente al XII secolo. La facciata è opera del capomastro e scultore Niccolò che, influenzato da Benedetto Antelami, ha operato nella prima metà del XII secolo; la costruzione del campanile iniziò nel 1451 su progetto attribuito a Leon Battista Alberti. Ubicato di fronte alla Cattedrale, il Palazzo Comunale del XIII secolo fu la prima residenza della famiglia d’Este e fu unito, nel tardo XV secolo al Castello di San Michele o Castello Estense. Questa imponente fortezza dalle quattro torri, fu costruita nel 1385 dall’architetto di corte Bartolomeo da Novara dopo una violenta rivolta popolare. I lavori si sono susseguiti fino al 1570, con la creazione di una residenza nobiliare, con grandi sale per accogliere la corte e impreziosita da affreschi e balconi e logge in marmo.

cattedrale Ferrara

Il Palazzo Schifanoia, costruito nel 1385, fu ristrutturato nel 1465-67 su incarico di Borso d’Este dall’architetto Piero Benvenuti degli Ordini assistito dal giovane Biagio Rossetti, che fu responsabile solo per i lavori del 1493. Il palazzo ha un’ampia facciata di mattoni, con un portale in marmo con le armi del Comando, opera di Ercole de’ Roberti. Sono, tuttavia, le decorazione delle sale e, in particolare, della Sala dei Mesi, che meglio illustrano la cultura umanistica di Ferrara.

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L’intersezione delle strade, quella proveniente dal castello (Corso Ercole I) con l’asse principale della prima Addizione (Corso Rossetti, Corso Porta Mare), unendo due delle porte della città, è uno degli elementi più importanti nel piano urbano del 1492. Questo punto focale, che collega la città moderna e rinascimentale, con la medievale, è rimarcato da quattro palazzi: Palazzo Prosperi-Sacrati, Palazzo Bevilacqua, Palazzo Turchi-Di Bagno e Palazzo dei Diamanti. La costruzione del Palazzo dei Diamanti è iniziata nel 1492 con Sigismondo d’Este, ma fu completato solo nel 1565. Il bugnato regolare su tutta l’altezza delle facciate gli conferisce un aspetto particolare.

 (red)

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