Al buio NO

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Passare troppo tempo in stanze scarsamente illuminate altera la struttura del cervello

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Hippocampus” rivela che l’illuminazione di una stanza influenza la struttura del cervello e la sua capacità di richiamare e apprendere informazioni.

I ricercatori hanno preso in esame il rapporto tra luce e funzionamento cerebrale nei ratti del Nilo, attivi durante il giorno e dormienti la notte come gli umani.

Li hanno divisi in due gruppi e li hanno esposti a luci soffuse o potenti per quattro settimane.

I topi esposti a luce debole hanno perso il 30% delle capacità dell’ippocampo, la regione del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria. Hanno persino svolto male un compito che conoscevano. I topi esposti a luce intensa, invece, hanno mostrato un miglioramento nell’esercizio. Tuttavia, quando i ratti del primo gruppo son stati messi di nuovo sotto la luce forte, hanno recuperato completamente le proprie capacità.

L’esposizione continua alla luce debole, secondo i ricercatori, ha causato una notevole diminuzione del fattore neurotrofico del cervello, un peptide che aiuta a mantenere connessioni e neuroni sani nell’ippocampo e nelle spine dendritiche.

Il corpo dell’uomo è una macchina straordinaria e, in quanto tale, va utilizzata nel modo corretto. Per questo, se di notte il buio permette un riposo più profondo, di giorno la luce fa si che il cervello funzioni al massimo.

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