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Mobilita’ sostenibile, il car pooling diventa un social network

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Il Car pooling, ovvero usare l’auto in comune, diventa un fenomeno non solo di mobilita’ sostenibile ma anche si social network: nasce cosi’ drivebook

L’enorme quantità di mezzi privati in circolazione toglie letteralmente ossigeno alle città ed ai suoi abitanti, tanto da farci riflettere sull’opportunità – spesso – di immetterci o meno nel traffico urbano con la nostra macchina. Il fenomeno del car pooling, già trattato da Ecoseven.net, è, lo ricordiamo, un modo di condividere l’auto privata con altre persone e dividersi le spese.

Cosa c’è di nuovo? Gli ottimi risultati di queste iniziative, innanzitutto. E poi una serie di risvolti interessanti che hanno effetti benefici su molti aspetti. A costi bassissimi o marginalmente nulli chi sceglie questo modo di muoversi in città aiuta il traffico a decongestionarsi. Soprattutto nelle ore di maggiore spostamento da parte dei cittadini la formula del carpooling può rivelarsi tra le ricette vincenti. Alla diminuzione del traffico corrisponde un ovvia riduzione delle emissioni di fumi inquinanti e di rumori. Ma quello su cui effettivamente puntano gli operatori del settore, drivebook.com ne è un esempio noto, sono gli aspetti sociali dell’iniziativa.

Il car pooling resta un modo interessante per socializzare con gente nuova, senza alcun rischio per la propria privacy e per la propria sicurezza. E ben lontano dall’essere uno strumento virtuale come Facebook ed altri noti social network, implica un incontro o addirittura un appuntamento fisso con i compagni di viaggio con cui sceglieremo di spostarci in città. Le procedure d’iscrizione su questi portali sono semplici e trasparenti: basta inserire gli estremi del proprio documento d’identità, i dati della propria auto e il gioco è fatto.

Sul sito drivebook.com in particolare, gli utenti che utilizzano il servizio di car pooling offrono valutazioni sui compagni di viaggio che hanno già conosciuto, dando modo ad altri di effettuare con attenzione la propria scelta. E di farsi a loro volta nuovi amici. Insomma un’iniziativa dai risvolti social davvero importanti che coniuga vivibilità della città a nuove opportunità di conoscenza.

Dal costo del carburante a quelli di ammortamento dell’auto, fino a pedaggi e spese di parcheggio possiamo imparare a condividerli e farci contemporaneamente nuovi amici, mossi dallo spirito giusto: saper vivere la nostra città, rispettandola. (Vincenzo Nizza)

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