
La rivoluzione della batteria di carta: più potente, sicura ed economica del litio
Una startup di Singapore sviluppa una batteria innovativa basata sulla cellulosa: costi dimezzati e zero rischi di incendio
Nel mondo della tecnologia e dell’energia, il litio è sempre stato considerato il cuore delle batterie moderne. Tuttavia, una startup di Singapore, Flint, ha appena lanciato una nuova tecnologia che potrebbe cambiare radicalmente il settore: una batteria di carta. Realizzata con cellulosa vegetale, zinco e manganese, questa batteria promette di essere più sicura, potente e accessibile rispetto alle attuali batterie al litio, riducendo drasticamente i costi e l’impatto ambientale.
Come funziona la batteria di carta?
La grande innovazione di questa batteria risiede nei materiali utilizzati. Nessun litio, cobalto o terre rare, ma elementi abbondanti e riciclabili come:
- Cellulosa vegetale: la stessa sostanza che compone carta e legno, utilizzata come struttura di base.
- Zinco e manganese: minerali comuni e facilmente reperibili, che sostituiscono il litio nelle reazioni chimiche della batteria.
- Elettrolita a base d’acqua: un sistema che elimina il rischio di incendio, a differenza delle tradizionali batterie al litio.
Questa combinazione di materiali non solo garantisce una maggiore sicurezza, ma permette anche di produrre batterie a costi significativamente più bassi.
Prestazioni superiori al litio
Se si pensa che una tecnologia basata sulla carta possa essere meno performante, i dati dimostrano il contrario:
- Densità energetica di 226 Wh/kg – superiore a molte batterie al litio oggi in commercio.
- Costo di produzione di 50 dollari per kWh – meno della metà rispetto ai 115 dollari per kWh delle batterie al litio.
- Zero rischio di incendio o esplosione, grazie all’elettrolita a base d’acqua.
“La nostra catena di approvvigionamento è molto abbondante e non abbiamo bisogno di terre rare o materiali tossici”, spiega Carlo Charles, CEO di Flint.
Batterie più sicure e flessibili per auto e dispositivi elettronici
Uno dei problemi principali delle batterie al litio è il rischio di incendio, particolarmente critico nei veicoli elettrici. Le batterie di Flint, invece, eliminano del tutto questo pericolo, aprendo nuove possibilità nel settore dell’automotive.
Inoltre, grazie alla malleabilità della cellulosa, le batterie possono essere realizzate in forme non convenzionali, consentendo nuovi design per auto elettriche, smartphone e dispositivi indossabili.
Verso la produzione di massa
La startup Flint punta a industrializzare questa tecnologia entro il 2025, accelerando così la transizione verso un’energia più sostenibile e accessibile. L’uso di materiali comuni e riciclabili potrebbe risolvere due problemi cruciali:
- Ridurre la dipendenza dalle terre rare, spesso al centro di tensioni geopolitiche.
- Abbattere i costi dello stoccaggio energetico, favorendo l’adozione di energia rinnovabile.
La scoperta di Flint dimostra che la vera innovazione non è solo tecnologica, ma anche sostenibile. Con prestazioni superiori, maggiore sicurezza e costi ridotti, la batteria di carta potrebbe presto diventare la nuova protagonista del settore energetico, superando il litio e rivoluzionando il futuro della mobilità e dell’elettronica.