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borse e mercati finanziari

Biden Presidente, come hanno reagito borse e mercati finanziari nel mondo

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Dalle principali testate mondiali, le reazioni delle borse e dei mercati finanziari dopo la vittoria di Joe Biden

Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti hanno decretato un vincitore. Il candidato democratico Joe Biden e la sua vice presidente Kamala Harris hanno sconfitto il presidente in carica Donald Trump. Un evento che dal punto di vista politico segna un’inversione di tendenza e probabilmente l’inizio di una nuova era nell’amministrazione degli Stati uniti.

Un fattore importante da considerare riguarda anche l’aspetto economico e finanziario, in particolar modo le reazioni che hanno avuto le borse ed i mercati finanziari mondiali in merito ai risultati elettorali.

In linea generale si è presentato uno scenario positivo e fiducioso nei confronti, ma è comunque necessario comprendere meglio cosa è accaduto.

Le Borse hanno accolto con entusiasmo la vittoria di Biden.

L’esito delle presidenziali negli Stati Uniti ha allontanato i timori di una fase di instabilità post-voto, anche se Trump non si è dato per vinto e ha minacciato azioni legali.

Secondo quanto ha riportato Il Sole 24 Ore Francoforte e Parigi hanno mostrato rialzi superiori all’1,5% mentre lo spread Btp-Bund si è attestato a 121 punti base, in calo rispetto ai 123 punti della chiusura di venerdì. Un rendimento del BTp decennale sotto il minimo storico dello 0,6%.

Sebbene l’espansione della pandemia di Covid non abbia subito battute d’arresto, gli investitori hanno puntato ad un cambio di clima a livello geopolitico internazionale, in particolare sul fronte dei dazi e dei rapporti Usa-Cina.

Sul fronte dei cambi l’Euro è rimasto forte a 1,18 sul dollaro, in una condizione di stabilità rispetto a venerdì.

Piazza Affari ha sfiorato un rialzo del 2% e ha superato quota 20mila punti, ai massimi da fine agosto, mentre i mercati europei hanno continuato a monitorare le loro controparti globali.

I futures, in base al glossario finanziario, sono contratti a termine standardizzati con i quale le parti si impegnano a scambiare una certa attività, finanziaria o reale, a un prezzo prefissato e con liquidazione rinviata a una data futura.

Secondo quanto ha pubblicato la CNBC, canale della televisione a pagamento americana e uno dei leader mondiali delle notizie economiche e della copertura dei mercati finanziari, i futures sul Dow Jones Industrial Average sono aumentati negli Stati Uniti, mentre i futures S&P 500 e Nasdaq 100 hanno trovato anch’essi una favorevole congiuntura al rialzo.

Le azioni sono aumentate anche nella regione dell’Asia Pacifico.

L’indice Nikkei di Tokyo ha aperto la strada con un aumento del 2,12% alla chiusura, poiché gli operatori finanziari dell’Asia Pacifico sono stati i primi ad avere la possibilità di esprimere il loro verdetto sulla vittoria di Biden dichiarata nel fine settimana. Le azioni giapponesi hanno raggiunto il loro livello più alto da quasi tre decenni. Il listino nipponico ha proseguito così la sua fase positiva e di crescita dopo il forte progresso della scorsa settimana.

Un clima di euforia generale si è registrato anche sulle altre piazze asiatiche. Anche le azioni della Cina continentale hanno registrato guadagni importanti nel corso della giornata, fa sapere la CNBC, con lo Shanghai Composite in rialzo dell’1,86% a circa 3.373,73 punti, mentre la componente di Shenzhen ha guadagnato il 2,188% e le azioni di Hong Kong sono aumentate dell’1,5%. A questi si aggiunge anche il Kospi della Corea del Sud che ha avuto un rialzo dell’1,27% chiudendo a 2.447,20 punti.

La CNBC ha fatto notare, inoltre, due altri importanti aspetti relativi ai risultati elettorali negli Stati Uniti.

Il primo riguarda i prezzi del petrolio, che sono aumentati nel pomeriggio dell’orario di negoziazione asiatico, con i future sul greggio Brent di riferimento internazionale in rialzo del 2,26% e con un prezzo di 40,34 $ al barile.

Il secondo interessa le azioni delle società tecnologiche asiatiche. In Giappone, le azioni del conglomerato Softbank Group sono aumentate del 5,37%, mentre i Kakao Games della Corea del Sud hanno guadagnato l’1,73%.

Anche le società tecnologiche cinesi quotate a Hong Kong hanno registrato dei guadagni.

Le azioni del gigante tecnologico cinese Tencent hanno conseguito un rialzo dell’1,38%, mentre Alibaba ha ottenuto un aumento del 2,84%.

Nel mercato dei cambi monetari lo yuan cinese si è rafforzato a 6,5727 per dollaro, dopo aver visto livelli superiori a 6,65 la scorsa settimana. Lo yen giapponese, invece, è stato scambiato a 103,52 per dollaro dopo aver avuto un cambio a 104,3.

La scorsa settimana i mercati sembravano già aver dato per scontato l’esito elettorale, registrando una delle migliori prestazioni degli ultimi mesi tanto negli Stati Uniti, quanto in Europa, dove i listini azionari hanno guadagnato in media sette punti percentuali.

Adesso che i risultati elettorali sono noti a tutti, si presentano due principali incognite nel futuro immediato: la possibile battaglia legale che potrebbe scatenare lo sconfitto Donald Trump e la leadership nel Congresso degli Stati Uniti.

Nonostante la vittoria di Biden, infatti, gli investitori sono ancora preoccupati per come Trump risponderà alla sconfitta elettorale nelle prossime settimane, ha affermato la CNN. La stessa emittente statunitense ha detto che la corsa per il controllo del Senato è ancora in bilico.

Ci sono ancora probabili elezioni per il ballottaggio del Senato in Georgia e gli investitori si aspettano che i repubblicani occupino anche la Camera.

Un tale risultato significherebbe probabilmente politiche più modeste in materia di tasse e regolamenti.

Nel caso in cui i repubblicani prendano il controllo del Senato, i mercati avrebbero di fronte uno degli scenari più graditi, perché per il nuovo presidente sarebbe difficile portare a termine il suo programma fiscale.

Gli investitori, infatti, da quello che riporta il Guardian, sembravano scommettere sul fatto che Biden si ritroverà molto probabilmente senza la maggioranza in Senato, e che quindi sarà incapace di far passare alcuna significativa riforma fiscale e normative commerciali più severe.

Questo obbligherà a sua volta la Federal Reserve statunitense a continuare a pompare denaro a basso costo nell’economia e mantenere i costi di prestito a bassi livelli.

Di conseguenza, negli ultimi giorni il dollaro si è indebolito, mentre altri asset come il dollaro australiano si sono ripresi, data la loro poca probabilità di competere con rivali come la Cina nel commercio globale.

Il dollaro australiano è cresciuto dello 0,2%, dopo essere salito del 3,3% la scorsa settimana. Il dollaro USA, invece, dopo essere scivolato di circa l’1,3% nei giorni scorsi, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo yen giapponese a 103,31.

In base a quanto pubblicato dal sito web di Aljazeera English, gli analisti hanno affermato che la vittoria di Biden dimostrerà, probabilmente, che i tassi di interesse già bassi rimarranno tali per il prossimo futuro, percepito come un bene per i profitti aziendali e favorevole ai prezzi delle azioni.

Ma alcuni analisti hanno affermato che, anche se Biden riuscisse a far passare un pacchetto di riforme fiscali, è probabile che l’aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti manterrà sotto pressione la più grande economia del mondo.

L’attenzione degli investitori, inoltre, questa settimana si concentrerà anche sulla sterlina e sull’euro, con i negoziati commerciali tra Regno Unito e Unione Europea che giungeranno al termine con il vertice UE del 15 novembre.

Un altro punto importante, infine, riguarda l’approccio internazionale del presidente eletto.

“I negoziati commerciali e le ritorsioni guidati dai dazi potrebbero essere sostituiti da un approccio più diplomatico e strategico per affrontare i deficit commerciali degli Stati Uniti. La presidenza di Biden potrebbe condurre ad nuovo capitolo della politica estera degli Stati Uniti.

Un passo importante per il mondo e di particolare interesse per le economie orientate all’esportazione, vale a dire Cina, Messico, UE e Giappone “, ha affermato Margaret Yang, stratega della società commerciale IG, in una nota di ricerca inviata ad Al Jazeera.

Alessandro Campa

 

 

 

 

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