ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Biennale Arte, Fürstenberg Fassio: "Banca Ifis nell'arte grazie a scultura contemporanea"-Milano, violenze su bimbe di una scuola materna: maestro arrestato-Ue, Meloni: "Spero che a giugno sia diversa"-Ecco Agenda, nel board l'ex guru di Obama e esponenti Pd: un milione da fondazione vicina a Soros-Fondazione Fair: "Avere anche in Italia modello condiviso di ricerca e studio su gioco responsabile"-Classifica pay-tv di Altroconsumo di oltre 23 mila consumatori, Disney+ e Netflix le più amate-Aperti cancelli 5°edizione Gic, giornate italiane calcestruzzo Italian concrete days-Argentina, Fiorucci (Roma Tre): "La memoria deve diventare militante"-Distrutti 5mila embrioni in vitro a Gaza City: “Il prezzo invisibile della guerra”-Malattie rare, Fianchi (Gemelli): "Anemia emolitica autoimmune colpisce più il Nord"-Ordine ingegneri, Gaggeri (Project management): "Project manager e Bim siano sinergici"-Malattie rare, Cittadinanzattiva: "Anemia emolitica autoimmune in rete associazioni"-Edilizia, Bertella (Bim): "Accompagniamo mondo costruzioni nella trasformazione"-Edilizia, Ciocca (Lega): "Europa inietti risorse per digitalizzazione"-Biennale Arte, 'Ifis art': progetti Banca Ifis per valorizzare cultura e creatività-Anemia emolitica autoimmune, un diario con storie pazienti e caregiver-Edilizia, Micele (Vvff): "Correlazione tra incendi e aree criticità sociale"-Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"-Manageritalia, corso on-line per migliorare l'indipendenza economica delle donne-Scontri Sapienza, 32 denunciati tra i quali 2 minorenni

Un robot che vede quello che non sa

Condividi questo articolo:

Un nuovo automa creato dal MIT può visualizzare e riconoscere oggetti che non gli sono stati ancora mai mostrati e che, quindi, per lui, è come se non esistessero

L’abilità di una macchina di «vedere» oggetti o immagini e capire qualcosa su di essi si chiama visione artificiale e di solito funziona più come un riconoscimento che come una «vista» perché la macchina deve aver già visualizzato quello che sta guardando prima di sapere di cosa si tratta.

Ora, però, i ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT hanno sviluppato un sistema di visione artificiale in grado di identificare oggetti mai visti prima dal robot: un passo davvero importante se lo si guarda dal punto di vista della possibilità di far arrivare gli automi a muoversi e a pensare come gli umani.

Il sistema si chiama «Dense Object Nets» (DON). DON può «vedere» perché visualizza gli oggetti come una insieme di punti che il robot raccoglie ed elabora per formare una mappa visiva tridimensionale. Quando DON vede un oggetto che assomiglia a un altro oggetto con cui ha già familiarità, può identificare le varie parti di quel nuovo oggetto e riconoscerlo, trattarlo come deve essere trattato. Ad esempio, dopo che i ricercatori hanno mostrato a DON una scarpa e gli hanno insegnato a prendere la scarpa per la sua linguetta, il sistema poteva quindi prendere altre scarpe dalle loro linguette, anche se non aveva visto quelle scarpe in precedenza o se erano in posizioni diverse rispetto a l’originale.

Questa innovazione potrebbe portare i computer del futuro a riuscire a fare cose che oggi ancora non riescono a fare, spostando ancora avanti di un altro passo l’avvicinamento delle macchine agli umani. Staremo a vedere e, a quanto pare, anche loro staranno a «vedere».

Questo articolo è stato letto 21 volte.

robot, sensori, vista

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net