Nascondere GitHub in una miniera

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La Microsoft ha nascosto il suo codice sorgente in una cava a prova di apocalisse

Accanto al famoso deposito botanico Svalbard Global Seed Vault, in Norvegia, c’è una miniera di carbone abbandonata che protegge un diverso tipo di risorsa contro la fine del mondo: tutto il codice open source di GitHub.

Se il mondo finisce la possibilità che un sopravvissuto avrà di accedere e utilizzare il software che si trova dietro la tecnologia moderna sarà probabilmente merito di questo strano sistema operativo post-apocalittico.

Dal 2017, l’Arctic World Archive, come viene chiamato, ha archiviato molto altro – tra cui archivi vaticani, film e qualsiasi altra cosa ritenuta degna di essere salvata, secondo quanto raccontato da Bloomberg.

E ora, con il contributo di GitHub, di proprietà di Microsoft, questo deposito mondiale detiene anche una copia cartacea di quasi tutto il software open source del mondo, che può essere letto con nient’altro che una lente d’ingrandimento.

La comunità open source viene spesso liquidata come un gruppo marginale di idealisti tecnologici, ma gran parte dell’architettura digitale con cui interagiamo ogni giorno rientra tecnicamente sotto l’ampio ombrello di codice open source pubblicamente disponibile, spiega Bloomberg.

Per capire, sia Facebook che Google che Amazon, per dirne alcuni, si affidano a questo.

Dovesse quindi davvero accadere un qualche tipo di apocalisse che cancella tutti i dischi rigidi del mondo, potrebbe essere salvifica l’esistenza, da qualche parte di una miniera in Norvegia, di un documento che permetterà di ripristinare il mondo per quello che è arrivato ad essere, almeno digitalmente parlando.

 

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conservazione, Microsoft, miniera di carbone, nascondiglio, open source

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