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Urban Leaf: il più piccolo giardino del mondo!

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Ecco come riciclare le bottiglie e trasformarle in fioriere

Da oggi, ogni volta che finiamo di bere una bottiglia di vino e ci apprestiamo a differenziarla nella nostra immondizia, pensando allo spazio che occuperà nelle discariche e a quanto vorremmo evitarlo, possiamo anche decidere di trasformarla in un piccolo e intimo giardino privato.

Grazie a Urban Leaf, infatti, possiamo convertire un vuoto di bottiglia in una fioriera.

Si tratta di un dispositivo cilindrico stampato in 3D che si adatta ad essere infilato nel collo delle bottiglie – il cilindro è in plastica, ma si tratta di una plastica biodegredabile. Quello che dobbiamo fare è molto semplice: riempire la bottiglia con l’acqua, inserire nel dispositivo terra e semi e poi posizionarlo nella bottiglia. E basta. Dopo questo dobbiamo solo sederci e lasciare che le piante crescano – anche se bisogna ricordare che l’acqua iniziare è una fonte dalla quale le piante possono attingere per un mese, dopo è necessario aggiungerne altra.

Basilico, lattuga, menta, prezzemolo, aneto: sono solo alcune delle piante che possono essere coltivate con Urban Leaf grazie il metodo idroponico; i ricercatori sono stati in grado di far crescere perfino dei pomodori nani. Dopo circa quattro/sei settimane, potremo iniziare a raccogliere i «frutti» dal nostro giardino –che sarà davvero il più piccolo del mondo, visto che è chiuso in una bottiglia!

Il team ha progettato il giardino con l’idea che le piante sarebbero cresciute solo in bottiglia come metodo per coltivare cibo nelle aree urbane anche quando manca lo spazio, ma, visto che la cultura idroponica trapianta molto bene, si dovrebbe poter spostare le piante in una fioriera se se ne sente la necessità, senza avere problemi di nessun tipo.

Per comprarlo e sostenerlo basta andare su Kickstarter: con 15 dollari è possibile acquistare tre dispositivi e relativi semi.

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