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Scienziati al Polo Sud in cerca del ghiaccio più vecchio del mondo

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Per capire e affrontare i surriscaldamento globale bisogna scoprire i segreti sepolti nel Polo Sud

In Antartide gli scienziati sono alla ricerca della carota di ghiaccio più antica del nostro pianeta. Grazie a una scoperta del genere potrebbero decifrare i processi del sistema climatico ed elaborare proiezioni future più precise. AL lavoro, nella 32esima campagna antartica, c’è una squadra di ricercatori italiani con colleghi da tutto il mondo.

“Stiamo vivendo sulla nostra pelle quelli che appaiono essere i segnali del cambiamento climatico indotto dall’uomo, con fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti e violenti – spiega Guido Di Donfrancesco, responsabile del servizio di Protezione Ambientale del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (Pnra) – Riuscire a comprendere a fondo quanto è avvenuto al clima del nostro pianeta indietro di milioni di anni ci permetterà di prevedere con minori incertezze quel che potrebbe accadere al clima nel prossimo futuro”.

Ricordiamo che il 206 è stato l’anno più caldo di sempre.

“I ghiacciai sono un pozzo di informazioni inesauribile – spiega Giorgio Budillon, del comitato scientifico di Green Cross e membro della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide – Ad esempio dalla loro stratigrafia si può ricostruire l’evoluzione del clima terrestre e studiare i fenomeni che lo modificano, comprese le eruzioni vulcaniche che hanno segnato la storia dell’uomo”.

Ancora più interessanti i risultati che potranno fornire progetti come “Beyond Epica” che si propone di ricostruire il record climatico di 1,5 milioni di anni, o come l’investigazione dei laghi subglaciali, ambienti estremi ostili, immersi nell’oscurità sotto la spessa coltre della calotta di ghiaccio antartica, che potrebbero rivelare la presenza di forme di vita aliene rispetto al nostro attuale ecosistema.

L’avventura dei ricercatori al Polo Sud presso la stazione Concordia, iniziata l’8 novembre dello scorso anno, si concluderà per molti l’8 febbraio 2017; ma per pochi coraggiosi continuerà ininterrotta per l’intero inverno polare, fino a novembre 2017.

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