L’Italia non e’ (ancora) un paese per auto ecologiche

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è quanto trapela da un’indagine condotta da Metanauto e basata sui dati presentati dall’Automobil club d’Italia (ACI). I risultati evidenziano come nel nostro paese siano ancora in netta maggioranza le automobili alimentate da benzina e gasolio

L’Italia non è un paese per auto verdi: è quanto trapela da un’indagine condotta da Metanauto e basata sui dati presentati dall’Automobil club d’Italia (ACI). I risultati evidenziano come nel nostro paese siano ancora in netta maggioranza le automobili alimentate da benzina e gasolio mentre stentano a prendere piede le vetture che si fondano su un’alimentazione “sostenibile” come metano, gpl per non parlare delle auto elettriche, quasi totalmente assenti dal parco auto degli italiani.

I numeri mostrati dall’indagine di Metanauto non lasciano molti dubbi sulla prevalenza dei veicoli più inquinanti: ben il 93,58% degli oltre 36 milioni di auto che circolano sulle nostre strade sono alimentate a benzina o a gas. La netta prevalenza non è neanche dovuta ad una scarsa attenzione degli italiani verso le tematiche ambientali e l’inquinamento: tutto sparisce però quando si entra in una concessionaria per acquistare la nuova auto. Davvero irrisorie le cifre delle auto che puntano alla riduzione delle emissioni nocive nell’area: solo il 4,6% delle vetture è alimentato a gpl, l’1,82% va a metano e, pensate, i veicoli elettrici sono appena 1.279,  lo 0,003%  del parco auto italiano.

Una situazione che potrebbe essere migliorata utilizzando gli incentivi statali verso soluzioni più ecologiche: nel 2009, infatti, anno in cui sono stati introdotti incentivi per le auto a metano, si è avuto un notevole incremento di questi veicoli che sono passati dal 3,66% al 5,92%, per poi scendere nuovamente con la fine degli aiuti statali. Difficile individuare le cause di un simile comportamento da parte dei guidatori italiani: se, ad esempio, la scarsa diffusione dei veicoli elettrici può essere imputata al loro costo eccessivo, il discorso prezzo non regge per le auto a metano che sono decisamente accessibili. L’invito di Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano è quello di puntare nuovamente a creare “le condizioni per rilanciare tutti i possibili consumi automobilistici virtuosi in termini ambientali, considerando anche che ci sono soluzioni, come il metano, che hanno già dimostrato la loro efficacia nella riduzione delle emissioni“.

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