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Prodotti tipici italiani a rischio, causa cementificazione e Ogm

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L’inarrestabile avanzata della cementificazione e la diffusione di piante Ogm mettono a rischio i prodotti tipici italiani

 

Le colture tipiche italiane sono messe a rischio dall’avanzata del cemento e dalla diffusione di piante modificate geneticamente. I prodotti agricoli che fanno parte della nostra cultura gastronomica sono più di 5mila, ma gli ettari in cui questi vengono coltivati diminuiscono sempre più. A lanciare l’allarme è la Cia, la Confederazione italiana agricoltori e i Vas, Verdi Ambiente e Società Onlus.

Ad essere in pericolo sono diversi ortaggi che per volumi ed estensione territoriale non rientrano nei parametri delle Dop e delle Igp, ma che sono autentiche calamite per il turismo enogastronomico, un comparto che vale 5 miliardi l’anno. In particolare, è in via d’estinzione un prodotto su quattro: dalla fava di Leonforte al sedano nero di Trevi, dalla castagna ufarella del casertano al formaggio ‘rosa camuna’ della Valcamonica.

Per salvaguardare le colture tipiche dell’Italia si dovrebbe mettere un freno alla cementificazione:  dire basta alla cementificazione diventa quindi un dovere non solo per fattori ambientali e paesaggistici, ma anche per motivi alimentari. Altra grande insidia contro le colture tipiche italiane son gli Ogm, incompatibili con un’agricoltura legata alla molteplicità dei luoghi e dei territori. 

(gc)

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agricoltura, cementificazione, ortaggi, prodotti tipici italiani

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