Consorzi agrari/3 L’immobiliare viene prima di tutto, anche degli Ogm. L’inchiesta di Ecoseven.net

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Il progetto NewCo della Coldiretti prevedeva la fornitura di servizi agli agricoltori e la vendita di mangimi. Ma la soia e’ quasi tutta ogm di importazione mentre c’è chi pensa a vendere le sedi e capitalizzare

Era tutto scritto. Il progetto NewCo sui consorzi agrari presentato dalla Coldiretti un paio di anni fa a Cernobbio era chiaro già allora: il sistema gestionale scelto era quello della società consortile Pa con capitale iniziale minimo di quattro milioni di euro con un consiglio di Sorveglianza composto da 5 a 9 membri, guidato dal presidente del Consorzio Agrario di Milano e Lodi e un consiglio di Gestione composto da 3 a cinque membri, capeggiato dal direttore del Consorzio Agrario Lombardo Veneto.

L’intenzione era quella di trovare uno o più partner finanziari con cui avviare trattative per la possibile costituzione di un fondo immobiliare o di un consorzio di valorizzazione immobiliare costituito esclusivamente dai cap soci che apportano liberamente il patrimonio da valorizzare. Vendendo le sedi non funzionali al progetto, come è avvenuto con quelle appartenenti al consorzio di Verona, che sono destinate a divenire centri commerciali e appartamenti di lusso. Ma quello che suona strano è il fatto che gli stessi consorzi agrari – i cui consigli di amministrazione sono per il 75 per cento in mano alla Coldiretti – vendono mangimi Ogm ai propri associati. Primo fra tutti proprio il Consorzio “guida” del nuovo progetto, quello di Milano e Lodi. L’Europa importa infatti il 90% di soia dai Paesi che producono Ogm e che la gran parte del latte usato per produrre i formaggi tipici deriva da vacche che si alimentano con mangimi transgenici.

In sostanza, tranne che per quei produttori per i quali la Gdo chiede specificatamente che i prodotti siano free,praticamente tutti gli animali italiani sono alimentati da cibi transgenici, come la soia, il mais di importazione o il cotone, elemento fondamentale per la nutrizione. Ma la NewCo sui consorzi agrari messa alla luce dalla Coldiretti, non era stata presentata con l’intento anche di fornire maggiori servizi – e quindi mangimi – agli agricoltori? Perché per ora sembra si parli solo di mercato immobiliare.

Nereo Brancusi

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agricoltura, agricoltura immobiliare, coldiretti, consorzi agrari, progetto NewCo

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