Agricoltura e siccita’: il caldo record distrugge il raccolto

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Coltivazioni di mais e di pomodori andate distrutte, frutta e verdura che necessitano di maggiore acqua, animali che producono e mangiano meno: le vittime del caldo record

Il caldo record ha distrutto il raccolto. Ammontano ad almeno 400 milioni di euro i danni provocati alle coltivazioni agricole dalla siccità: il grande caldo provocato dai tre anticicloni Scipione, Caronte e Minosse fa registrare temperature altissime da oltre un mese. La stima è stata effettuata dal primo monitoraggio della Coldiretti in occasione dell’arrivo di Minosse.

Il caldo, in particolare, ha colpito le colture di mais. Ci sono, nelle regioni del nord, decine di migliaia di ettari di piante appassite che non potranno neanche essere raccolte. Danni pesanti sono stimati anche per il pomodoro destinato alla trasformazione industriale, con un crollo del 20% in media sulla produzione attesa.

In generale a soffrire il caldo record degli ultimi giorni sono anche la verdura e la frutta, per effetto della cosiddetta evapotraspirazione, ovvero la perdita di acqua dal terreno e dalle piante. Le coltivazioni infatti in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo e hanno bisogno dell’acqua per completare il ciclo produttivo. Anche gli animali soffrono le alte temperature: nelle stalle si registra un crollo delle produzioni del 10% per effetto dello stress a cui sono sottoposte le mucche. L’afa e le temperature hanno tolto l’appetito anche ai maiali che stanno consumando fino al 40% in meno della consueta razione giornaliera di 3,5 chili di mangime.

(gc)

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