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Come si misura la fame nel mondo?

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Fame nel mondo, con quali strumenti la FAO la misura? 

Nel 2000 gli stati membri delle Nazioni Unite definirono gli obiettivi per il nuovo millennio: uno dei più ambiziosi era la fine della fame nel mondo. Dissero che si doveva dimezzarla entro il 2015.

Ma oltre alle dichiarazioni, cosa intendiamo per fame nel mondo? Come viene misurata?

Ogni anno la FAO stima il numero di persone che non hanno cibo a sufficienza basandosi sulle statistiche di di ogni paese che riguardano il cibo e il commercio. Ovviamente la attendibilità delle statistiche dipende dai singoli paesi, inoltre questi dati non ci rivelano quali aree di ogni paese sono a rischio o quali fette della popolazione.

Per risolvere il problema la FAO ha sviluppato un nuovo strumento chiamato ‘voice of the hungy‘ (Voce degli affamati) nel 2013 per capire la situazione attraverso un questionario di otto domande. Il questionario si basa su delle ricerche che dimostrano come le persone in tutto il mondo condividono la stessa esperienza quando affrontano la scarsità di cibo: si preoccupano di rimanere senza provviste e cambiano la maniera di mangiare per far durare il cibo più a lungo, ad esempio evitando di variare la dieta e riducendo le porzioni.

Ecco il questionario della FAO:

Durante gli ultimi 12 mesi, a causa della mancanza di denaro o altri problemi, c’è stato un momento in cui:

1. Eri preoccupato che finisse il cibo?

2. Non hai potuto mangiare cibo sano e nutriente?

3. Hai mangiato solo alcuni tipi di cibo?

4. hai dovuto saltare il pranzo o la cena?

5. Hai mangiato meno di quello che pensavi fosse giusto?

6. Un tuo famigliare è rimasto senza cibo?

7. Avevi fame e non hai potuto mangiare?

8. Ti è capitato di digiunare per un giorno intero?

Usando questo test la FAO riesce a stimare la percentuale di persone che non possono nutrirsi in maniera adeguata e stimare la gravità della situazione. Inoltre è possibile capire quali aree di un paese sono più in difficoltà o quali gruppi sociali sono a rischio.

E per chi ha la fortuna di non affrontare questi problemi, il consiglio è mangiare lentamente.

a.po

 

 

 

 

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